Anzio, sequestrato lo stabilimento Marechiaro: mandati via i bagnanti mentre prendevano il sole
Posto sotto sequestro, con un’operazione congiunta di Capitaneria di Porto, Guardia di Finanza e Polizia locale, lo storico stabilimento balneare Marechiaro Beach di Anzio. Il provvedimento è stato preso ieri, su disposizione della Procura della Repubblica di Velletri.
L’operazione è iniziata nella mattinata, mentre diverse persone – tra cui alcuni disabili – erano già in spiaggia. I bagnanti, in maniera educata, sono stati invitati ad andare via, in quanto la struttura doveva essere sequestrata. Un disagio enorme per le persone che si trovavano già sul posto, magari arrivate non solo da Anzio ma anche da Roma o dai Castelli Romani.
Lo sgomento dei bagnanti: ‘Chiusa spiaggia accessibile alle persone con difficoltà motorie’
“Chiuso il Marechiaro Beach, purtroppo se ne va un altro pezzo di spiaggia anziate accessibile anche alle persone con difficoltà motorie – si arrabbia infatti Enzo – Abbastanza inusuali le modalità dell’intervento di GdF e Guardia Costiera, le persone che avevano avuto accesso con auto dalla discesa carrabile sono state invitate ad andare via”.
L’uomo Fa poi delle considerazioni personali. “Ritengo che potevano procedere alla chiusura anche a partire dall’indomani, dando tempo alle persone ormai in spiaggia di godere della giornata di mare, ma resta l’opinione di un semplice cittadino”. E poi calca la mano, pensando a quanto succede a poca distanza dallo stabilimento. “Adesso mi aspetto di vedere medesima efficienza nella bonifica dei negozi “etnici” di Lavinio Stazione, dove vengono commerciate “mercanzie” ed alimenti di ogni genere…”
Cosa succederà adesso
Intanto lo stabilimento è stato chiuso. Nessuna informazione trapela sulle motivazioni che hanno portato al sequestro. Le indagini, infatti, sono ancora in corso. La fase istruttoria dovrebbe concludersi entro domani, giorno in cui dovrebbe essere reso noto se il sequestro sarà confermato oppure no. L’ipotesi è che ci siano dei problemi di natura urbanistica.
Intanto i gestori si scusano con i clienti che avevano prenotato la stagione estiva attraverso gli abbonamenti, garantendo che, qualora il sequestro venisse confermato, verranno restituiti i soldi degli acconti e comunque quanto pagato in più e non goduto. Nella speranza, concludono che “la situazione cambi presto”.