Appello di Pingitore a Sangiuliano: “Faccia riaprire il Salone Margherita”

Pingitore

”Chiedo al ministro Sangiuliano di riaprire il Salone Margherita, chiuso durante il Covid. La Banca di Italia, approfittando della pandemia, ha deciso di non riaprirlo più e penso che sia scandaloso che un teatro unico e bellissimo, al centro di Roma, resti chiuso. Spero di poter tornare a fare presto il mio lavoro”. Questo l’appello che il regista, sceneggiatore e autore televisivo italiano Pier Francesco Pingitore, in una intervista in esclusiva all’Adnkronos, fa al ministro della cultura Gennaro Sangiuliano. ”Il Salone Margherita – prosegue – è stato sempre pieno ed è l’unico teatro che ha fatto stagioni invernali ed estive. Ricordo che d’estate facemmo delle stagioni di lirica, io diressi la regia di una ‘Traviata’ che ha retto due anni di seguito e che fece il tutto esaurito”, conclude.**

Pingitore all’Adnkronos: il racconto del Bagaglino

Era il 1965, il nostro cabaret nasceva come un teatro da dilettanti ma abbiamo avuto la fortuna di trovare degli attori veri e dei personaggi importanti, primo tra tutti Oreste Lionello e Gabriella Ferri”. “Il locale che trovammo per fare il nostro primo cabaret – spiega ancora Pingitore – era una vecchia cantina in via della Campanella, una traversa di via di Panico che in passato era una strada frequentata da malavitosi. La cantina era un antico deposito di fiaschi e bottiglie, si scendeva per una scala ripidissima e sotto c’era un grande spazio a forma di ‘L’ dove mettemmo una pedana con sopra delle luci molto spartane. All’inizio pensammo che sarebbero venuti a vederci solo pochi amici e parenti ma, inaspettatamente, dopo la prima settimana, si diffuse la voce che c’era un cabaret dove si facevano battute sulla vita mondana e sulla politica e dove c’era una cantante speciale (Gabriella Ferri, ndr), allora fummo subissati di richieste”.

Da Enrico Montesano a Pippo Franco: chi sono stati i protagonisti del Salone Margherita

”Era la prima volta che a Roma si faceva un cabaret di questo tipo – sottolinea – il nostro ebbe un successo straordinario e nel 1972, quando ci trasferimmo al Salone Margherita, cambiò tutto”. Pingitore portò così il teatro in televisione: ”Con la Rai facemmo ‘Dove sta Zaza’, con la regia di Falqui che fu fatto negli studi Rai ma i modi e i personaggi del programma erano de ‘Il Bagaglino’. Lo spettacolo ruotava intorno a Gabriella Ferri che aveva avuto un grande successo in Sudamerica e che appena tornò in Italia fu contattata dalla Rai. Io e Mario Castellacci fummo chiamati per scrivere lo spettacolo e per farlo utilizzammo i nostri modi da cabaret e i nostri personaggi: da Enrico Montesano a Oreste Lionello, Pino Caruso e Pippo Franco. Fu un successo immenso”.
Il programma era tutto in diretta – precisa il regista – fu un successo enorme. Da noi venivano anche grossi personaggi politici. La storica puntata in cui venne Andreotti fece 14 milioni di spettatori, un risultato storico per un programma di intrattenimento. Nel frattempo si era aggiunta a me e a Mario come autrice anche la preziosa Carla Vistarini”.