Approvate alla Pisana interventi per la valorizzazione delle dimore storiche e la salvaguardia dei dialetti
Due leggi approvate dal consiglio regionale del Lazio. La prima, approvata all’unanimità, riguarda interventi di valorizzazione delle dimore, ville, complessi architettonici, parchi e giardini di valore storico e culturale della Regione Lazio, mentre la seconda, votata con 36 voti favorevoli e uno contrario, concerne la salvaguardia e valorizzazione dei dialetti del Lazio, illustrati dal consigliere Cosmo Mitrano di Forza Italia. Il primo dà la possibilità di non avere un perimetro chiuso per quanto riguarda l’accreditamento delle dimore e residenze di valore storico e culturale, bensì concedere la possibilità di procedere ad esso in qualsiasi momento si renda necessario. A tale scopo i suoi quattro articoli modificano la legge regionale del 2016.
Valorizzare i dialetti del Lazio
La seconda proposta di legge istituzionalizza un’opera di salvaguardia del patrimonio culturale costituito dai dialetti della nostra Regione, che già ad oggi svolta, ma su base volontaria. 500 mila euro nel triennio che va da quest’anno fino al 2026 destinati a questo scopo. Si istituisce anche un registro dei dialetti del Lazio con questa proposta, e si penserà a un festival dei dialetti del Lazio.
Rotondi: verso una mappa dei dialetti regionali
“Una legge per promuovere la ricerca linguistica e storica dei dialetti del Lazio approvata dala Pisana. La normativa è volta a tutelare quel patrimonio di cultura e identità popolare rappresentato dagli idiomi locali dei nostri Comuni. L’obiettivo è quello di dare impulso agli studi per arrivare alla redazione di una mappa e di un registro completo dei dialetti regionali, catalogandone le diverse varianti esistenti, a volte anche tra paesi limitrofi, diffuse nei territori”. Lo dice Marika Rotondi firmataria della legge e consigliere regionale di Fratelli d’Italia.
Importante manenere vivi gli idiomi anche tra i giovani
“Tra le iniziative previste per favorire la conoscenza e la valorizzazione dei linguaggi vernacolari, l’organizzazione di Festival, anche pensando alla riscoperta di espressioni linguistiche in forma dialettale, come poesie, fiabe, canti e rappresentazioni di tradizioni orali, che hanno espresso e raccontato attraverso i tempi, cultura e identità delle Comunità laziali. Per diffondere l’interesse verso dialetti nei giovani e trasmettere loro l’importanza di mantenerli vivi e condivisi, saranno stipulate convenzioni con le scuole, al fine di far svolgere incontri per alunni con studiosi e cultori della materia”, conclude.