Ardea, arriva l’esercito: demolizioni in corso alle Salzare (FOTO)
Risveglio con sorpresa questa mattina ad Ardea, dove le ruspe si sono messe in azione per le prime demolizioni nell’area delle Salzare, nella zona dei 706 ettari gravati dall’uso civico.
A cadere sotto i colpi delle ruspe sono circa 10 manufatti dove vivono alcune famiglie di camminanti siciliani.
Abbattimenti in via dei Monti di Santa Lucia
In questo momento sono in corso le prime fasi di demolizione in via dei Monti di Santa Lucia, all’altezza di via Monte Cesauro. Agli abitanti delle case in demolizione sono stati offerti degli alloggi momentanei in un hotel di Latina, che però sembrerebbe siano stati rifiutati.
Ardea, maxi operazione delle forze dell’ordine: previsto l’arrivo del Prefetto e del Procuratore Capo
Per l’operazione è in corso un grande spiegamento di forze. Infatti sono arrivati sul posto, insieme agli operai, anche i carabinieri della Compagnia di Anzio, gli agenti della polizia locale di Ardea, la Guardia di Finanza e addirittura i militari dell’Esercito Italiano. L’operazione è coordinata dalla Procura della Repubblica. Alle 12:30 sul posto è previsto l’arrivo del Prefetto di Roma Lamberto Giannini e del Procuratore Capo Giuseppe Amato.
Le polemiche: “Cacciano noi, ma lasciano chi dovevano mandare via prima”
“Siamo contenti che finalmente si stia iniziando a ripristinare la legalità in questa zona”, commenta un residente. “Ma vorrei sapere se questo avverrà anche per le altre costruzioni e non solo quelle che riguardano i camminanti siciliani. Non vorrei che si facessero distinzioni tra le persone: ci sono ordinanze di abbattimento molto più vecchie, eppure manufatti, capannoni e ville sono ancora lì”.
A parlare anche alcuni camminanti siciliani a cui stanno abbattendo la casa. “Questa sembra una ritorsione verso di noi. Perché hanno iniziato a demolire le nostre abitazioni, che sono state edificate da poco? Molti non hanno neppure iniziato una causa in tribunale, mentre ci sono sentenze di demolizione passate da anni in giudicato, eppure non vengono eseguite”.
“Perché le attività commerciali su via Laurentina, malgrado le ordinanze di demolizione ormai vecchie non vengono eseguite? Molti di noi hanno l’energia elettrica, hanno anche la residenza ad Ardea ei figli che vanno a scuola qui”, spiega uno degli sfollati. E poi aggiunge. “Ci rivolgeremo all’opera nomadi e a qualche avvocato: questa ci sembra un’ingiustizia”.
La zona delle Salzare: La nuova Castel Romano
Un’area dove rubano le auto, le abbandonano per poi dargli fuoco. Per molti è definita come la «nuova Castel Romano» del litorale , in unazona compresa fra via Monti di Santa Lucia, via del Radiofaro e via Valli di Santa Lucia, a pochi metri di distanza dalla strada provinciale Laurentina. Un’area, quelle delle ribattezzata «zingaropoli», nota ai residenti anche come «cava» e «cimitero delle auto rubate» dove mezzi di ogni tipo, privi di targhe, vengono depredati e dati alle fiamme insieme a montagne di rifiuti speciali. Una zona di discariche e case abusive dove avvengono quotidianamente roghi tossici che generano inquinamento al limite del disastro ambientale, a poche centinaia di metri di distanza dal centro abitato di Tor San Lorenzo.
Una zona dove vivono nomadi provenienti dall’Est Europa, ma anche camminanti siciliano
Proprio qui vive da anni una grande comunità di nomadi stranieri che vivono in condizioni di estremo degrado, ma anche tanti italiani, perlopiù provenienti dal sud Italia, i camminanti siciliani. Da ormai mesi – dopo la denuncia di quotidiani e televisioni – sono iniziate alcune operazioni delle forze dell’ordine e della Procura della Repubblica, per il ripristino della legalità. Un’attività nata soprattutto da segnalazioni di residenti costretti a vivere in condizioni di estremo degrado, una zona per anni abbandonata a se stessa, invasa da tonnellate di rifiuti e carcasse di auto date alle fiamme. Un luogo dove la delinquenza ha sempre regnato sovrana, e che ora, si sperano tutti, possa essere bonificata, contrastando un fenomeno che persiste da anni.
Tanti gli incendi perlopiù dolosi
Tanti i roghi che si registrano nell’area e che di fatto coinvolgono due quartieri confinanti, quello di «Marina di Ardea» e «Nuova California» un forte odore acre, con aria «irrespirabile». «La situazione è irrecuperabile, ci stanno facendo morire», dichiara Franco, un residente di Valle di Santa Lucia. «Ogni giorno c’è un intervento. Sono anni che vengono presentate denunce ed esposti, ma tutto fino a pochi mesi fa cadeva nel dimenticatoio. Solo la mia famiglia ha segnalato almeno 50 roghi. Una vera e propria bomba ecologica in un’area bellissima che poteva essere un paradiso, ora trasforma in una enorme discarica. Una terra dei fuochi a due passi da Roma, dove tutto è concesso». «Purtroppo in questo quartiere siamo abbandonati a noi stessi – aggiunge Loredana, che abita a ridosso della vallata – sia di giorno che di notte stranieri buttano di tutto: rifiuti speciali, carcasse di auto, mobilio, rottami di ogni tipo. Non è possibile vivere in queste condizioni. Sabato sono dovuta correre dal mio medico per farmi curare. Chiederò i danni tramite il mio avvocato».
Maxi operazione di sgombero e abbattimento di edifici abusivi
Una situazione estremamente delicata per la quale ora è in atto una maxi operazione di sgombero con abbattimenti di edifici. Un’area – che da quanto trapela – verrà poi liberata e bonificata completamente. Azioni concrete – informano dal Viminale – che testimoniano l’impegno delle istituzioni per il ripristino della legalità sul territorio”.
(Maria Corrao e Luigi Centore)