Ardea, avviate le procedure per espellere Marcucci dalla Lega. Lui: ‘Non ne so niente’
Un incontro nella sua abitazione, nel 2018, con persone finite nella rete della DIA. Persone vicine ai clan camorristici, come risultato dall‘operazione “Assedio“, tra cui De Angelis e Pezzella, considerati i riciclatori dei soldi della camorra. Anche per questo motivo per Franco Marcucci, consigliere comunale di Ardea, seppur non indagato, sarebbe stata avviata la procedura di espulsione dalla Lega.
A riferire l’indiscrezione fonti del partito. Marcucci, spiegano, è considerato vicino al consigliere regionale Giuseppe Cangemi, un passato nella Lega, oggi in Forza Italia. Alcune notizie stampa hanno accostato Marcucci ad ambienti poco chiari. Fonti della Lega spiegano che la procedura di espulsione è stata avviata per incompatibilità con lo Statuto e i principi fondativi del movimento.
Marcucci: “All’oscuro di tutto”
Marcucci ha sempre detto di non aver mai saputo chi fossero le persone che avevano partecipato all’incontro nella sua abitazione, a cui aveva preso parte anche il futuro sindaco Fabrizio Cremonini, che all’epoca era presidente della Coldiretti. E ora afferma di essere all’oscuro delle manovre del partito che, a quanto pare, arrivano dall’alto.
“Sono all’oscuro di tutto. Credo che prima di fare una cosa del genere dovrebbero chiamarmi”, ha affermato. E, visto che faccio parte di un direttivo provinciale, va riunito sia questo che i probiviri, per vedere se è giusta questa decisione oppure no. Io sono comunque tranquillo”.
Direttivo provinciale non al corrente
Ma la cosa strana è che il direttivo provinciale non sapesse della decisione, presa evidentemente a livelli molto più alti. Eppure dei trascorsi di Marcucci erano a conoscenza tutti, prima di tesserarlo e prendere i voti portati dal consigliere rutulo, anche se dal certificato penale – ovviamente – non c’erano pendenze in corso al momento del tesseramento. Sono infatti pubblici, basta digitare il suo nome per veder apparire lo “storico”, con anche i fatti di cronaca che il consigliere ha poi cercato di far togliere per il diritto all’oblio. Ma si sa che la rete non dimentica e che restano sempre tracce.
Quindi di chi sia Franco Marcucci e cosa abbia fatto nel passato i dirigenti della Lega non possono stupirsi adesso. Cosa li ha fatti svegliare? Perché non si sono resi conto prima – qualora così fosse – che il nome di Marcucci era “incompatibile con lo Statuto e i principi fondativi del movimento”? Forse il fatto che troppe persone stiano lasciando la Lega per passare ad altri partiti, primo tra tutti Forza Italia, oppure, all’interno della stessa Lega, perché strizzano l’occhio al movimento del generale Vannacci?