Ardea, dopo i roghi alle Salzare tornano i rifiuti. Residente minacciata di morte dagli ‘scaricatori’: “Se ci denunci ti bruciamo viva” (FOTO E VIDEO)

rifiuti alle Salzare ad Ardea

Salzare, ci risiamo. Dopo i roghi dei giorni scorsi – l’ultimo proprio ieri – tornano i rifiuti. In attesa di nuovi incendi, in quello che ormai appare come un giro senza fine. Ad Ardea nel tardo pomeriggio di ieri, domenica 14 luglio, intorno alle 19 sono stati scaricati interi furgoni contenenti mobili, materassi e rifiuti vari.

A testimoniarlo una residente, che – vedendo la scena – ha provato a contrastare gli scarichi, ma per questo è stata minacciata di morte.

Le minacce di morte

Gli sversamenti sono stati fatti nei terreni ad uso civico delle Salzare, in via Monti di S. Lucia, in un terreno a poca distanza dalle abitazioni. “Ho visto transitare due furgoni carichi di rifiuti, tra cui mobili vecchi e materassi, oltre a tanta altra roba, e sono scesa a vedere – racconta una residente – Mi sono quindi accorta che si trattava di alcuni camminanti siciliani che avevo già visto in passato. Proprio perché li avevo visti mentre scaricavano i rifiuti nel terreno vicino al civico 41, hanno iniziato a prendermi a parolacce“.

Ma gli insulti non sono state le uniche cose che quegli uomini avrebbero detto alla donna. “Poi – prosegue infatti la testimone – mi hanno addirittura minacciato di morte. Mi hanno avvisato dicendomi queste parole: Ti bruciamo viva“.

Tonnellate di rifiuti in via Monti di Santa Lucia

I due furgoni hanno scaricato i loro furgoni “davanti al secondo cancelletto, bloccando tutto, perché entrambi i camion erano pieni di rifiuti. E non è la prima volta, vedo spesso i passaggi di questa gente che viene a buttare di tutto qui. Purtroppo è una storia che si ripete. E tutti i giorni ci sono roghi tossici, perché poi i rifiuti vengono dati alle fiamme. Queste persone prima svuotano cantine, poi buttano le cose nei campi delle Salzare e infine danno fuoco a tutto.

Ma la cosa assurda è che si vantano di quel che fanno nei posto pubblici, lo raccontano in giro che continuano fare i dispetti e bruciare tutto e tutti lo sanno.. Ma in fondo, se qualcuno non lo sapesse, basterebbe venire qui, per scoprirlo in poche ore”.