Ardea, la passerella è abusiva e la disabile non può andare al mare: trascinata ogni giorno dal padre cardiopatico (VIDEO)
Sono storie che non vorremmo mai sentire, quelle che parlano di una legge assurda. Che costringe un padre 69enne cardiopatico a trascinare la sedia a rotelle della figlia malata di SLA fino alla riva del mare, per farle respirare lo iodo necessario per la sua salute, come da suggerimenti del medico. Una storia che arriva da Tor San Lorenzo, Lido di Tirrenella, nel comune di Ardea. E parlano di una famiglia arrivata da Roma, dal quartiere San Basilio, per far stare meglio Romina, 45enne disabile.
Niente concessioni sulla spiaggia
Romina viene qui ogni anno con la sua famiglia. Con lei ci sono il padre, la madre e il fratello. “Prendiamo ogni anno la casa in affitto qui per un mese, Romina usa il respiratore e necessita dello iodio e dell’aria di mare per non ammalarsi d’inverno e non prendere le polmoniti”, spiega Manuela, la mamma.
Ma quest’anno la brutta sorpresa. Le concessioni per gli stabilimenti non ci sono. C’è un solo chiosco, il Mohai, che affitta ombrelloni e lettini.
412 chiamate per far rimuovere la passerella per disabili
“Il titolare dell’unico chiosco – prosegue Manuela – è un ragazzo molto attento alle esigenze dei disabili e delle persone anziane. Rendendosi conto che arrivare fino al mare per chi ha difficoltà a deambulare, ha messo a sue spese una passerella in mattoni che sia noi che altre persone abbiamo usato fino a qualche giorno fa”.
Ma poi sono arrivate ben 412 (di cui 10 della stessa persona) chiamate alla Guardia Costiera, che denunciavano la presenza della passerella abusiva. E sul posto sono arrivati solerti gli agenti a controllare. “Hanno camminato anche loro sulla passerella, ben attenti a non sporcarsi le scarpe – dichiara Manuela – sono arrivati al chiosco e hanno multato il gestore di 1.800 euro per la passerella in quanto abusiva, facendola rimuovere, ovviamente dopo essersene andati passandoci nuovamente sopra”.
Il padre ha avuto un infarto per portare la carrozzina
Adesso, per poter arrivare fino alla riva, Romina viene trascinata dal fratello e da papà Roberto. L’uomo, cardiopatico, l’anno scorso ha avuto un infarto proprio per lo sforzo di portare la carrozzina fino al mare. Trasportato d’urgenza in ospedale, gli è stato innestato un defibrillatore sottocutaneo. “Ma per la figlia rischia la vita ogni giorno. Questo perché si reputano un abuso edilizio delle mattonelle removibili messe sulla spiaggia, utilizzate solo per far passare chi non ha la forza di camminare sulla sabbia”, dichiara sconsolata Manuela.
“Sarebbe bastato dire al gestore del chiosco di sostituire la passatoia con mattonelle in plastica invece di multarlo, oppure trovare un’altra soluzione, lasciando il passaggio con quella stessa passatoia, visto che adesso tutto il quartiere sembra essere dalla nostra parte”.
“Adottiamo la passerella”
Nel Consorzio, infatti, adesso sono in molti a dire di voler “adottare” la passerella. “In tanti hanno detto di voler mettere una piastrella a testa fino al mare per far arrivare comodamente sia Romina che gli altri disabili. Ogni mattina la mettiamo e ogni sera la togliamo, se la reputano un abuso edilizio. Anche se non capisco come possa essere definito questo, un abuso edilizio…”
E ad Ardea di abusi edilizi se ne intendono. Eppure si sono “attaccati” a una passerella per disabili. Che, per carità, se non conforme alla normativa andava rimossa. Ma quante cose andrebbero rimosse o abbattute ad Ardea e non vengono invece neanche sfiorate, soprattutto quando riguardano ‘intoccabili’? Come mai tutta questa solerzia per qualcosa che magari poteva essere rimandata a settembre, viste le condizioni di salute di Romina? Un segnale di forza, quello fatto in questo caso, contro i deboli. Adesso aspettiamo che ci sia lo stesso trattamento contro chi è molto più forte.