Ardea, vive con tre bambini senza luce, acqua e con bagno inagibile: ‘Datemi una casa’
Servizi igienici inagibili, niente acqua né energia elettrica, finestre senza vetri e porte scardinate. È un tugurio, quello dove vive la giovane donna – madre di tre figli minorenni – che questa mattina si è recata in protesta al Comune di Ardea, nella speranza di parlare con il sindaco Fabrizio Cremonini.
La donna, straniera, in Italia con regolare permesso di soggiorno, vive ormai da circa un anno nell’ex guardiola di quello che un tempo era il complesso delle Salzare.
3 bambini nella baracca senza acqua né luce
Con la donna vivono i suoi tre figli: una ragazza di 16 anni, un bambino di 5 e una bimba di nemmeno 4 anni, tutti nati in Italia. In quattro hanno occupato, un anno fa, all’epoca della demolizione delle palazzine, lo spazio rimasto in piedi. Non sapendo dove altro andare, la donna ha deciso di restare lì, in quella che era la guardiola del portiere e che ora è diventata un locale semidiroccato.
Il tugurio comprende un bagno, una cameretta che funge da salone e un’altra piccolissima stanza, oggi inabitabile, con finestre senza vetri e persiane scardinate.
I servizi igienici sono ostruiti a seguito della demolizione di un anno fa. Non è la prima volta che la giovane donna, con i tre bambini al seguito, prova a chiedere un alloggio. E questa mattina il tentativo si è ripetuto. Il sindaco, impegnato in altre faccende, non ha potuto ricevere la donna, che non si è scomposta ed è rimasta in attesa.
L’interessamento della consigliera Eleonora Leoni
Poco dopo è arrivata la consigliera di Forza Italia Eleonora Leoni che, visti i bambini, ha ascoltato la storia della giovane mamma, per poi mettersi in contatto con l’assessora ai servizi sociali Barbara Assaiante, la quale si è resa disponibile a visionare i documenti che la consigliera le ha avrebbe mostrato in seguito, al fine di prendere dei provvedimenti e aiutare la famiglia.
“Spero che questa sia la volta buona che si risolva questa vicenda”, ha commentato la donna. “So per certo che le abitazioni libere da assegnare a chi ne ha bisogno ci sono. Sono appartamenti che si trovano sia nel comprensorio IACP di Tor San Lorenzo, dove ha trovato casa una coppia che si era accampata in strada, sotto la tenda tra l’ingresso della Tenenza dei carabinieri e quello della sede del comune, sia ad Ardea, in piazza centrale, nelle case popolari comunali. Ma anche dietro l’ufficio servizi sociali, dove c’è il grande complesso immobiliare di appartamenti dell’IACP. Quindi mi auguro che stavolta i miei bambini possano essere sistemati, insieme a me, in una vera casa”.