Arianna Meloni e Francesco Lollobrigida si sono lasciati: ‘Per Lollo mi butterei nel Tevere’
Dopo la presunta inchiesta che la riguarda, si torna a parlare di Arianna Meloni, sorella della Presidente del Consiglio, a capo della segreteria politica e del tesseramento di FdI. Ma stavolta, però, tutto sembra essere incentrato sulla sua vita privata. Che tanto privata non è. Il suo compagno, dai primi anni 2000, è Francesco Lollobrigida, esponente di Fratelli d’Italia e dal 2022 ministro dell’agricoltura proprio nel Governo Meloni. Ora, però, forse è meglio coniugare il verbo al passato perché i due si sono lasciati e sarebbero da tempo separati sotto lo stesso tetto. A confermarlo, sulle pagine del quotidiano Il Foglio, proprio Arianna Meloni.
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Arianna Meloni e Francesco Lollobrigida si sono lasciati
Dal loro amore sono nate due bambine, ma ora restano l’affetto e la stima perché i sentimenti sono cambiati. “Sì è vero, non stiamo più insieme da un pò” – ha confermato al Foglio. “Per Lollo mi butterei nel Tevere, come si dice a Roma. Ci vogliamo bene, so quanto vale, conosco di che pasta politica sia fatto: uno in grado di lavorare 500 ore al giorno. È una persona solida, onesta e con una grande preparazione. Il nostro progetto politico va avanti, i nostri rapporti personali sono ancora solidi, poi l’amore è un’altra cosa. L’affetto e la stima rimangono intatti. Per ora è così. E visto che sono affari nostri e ci sono tante persone che amiamo in mezzo, la finirei qui con la curiosità morbosa. Grazie”.
“Gossip” a parte, Arianna Meloni ha poi parlato della presunta inchiesta e del paragone tra lei e Berlusconi. “Nessuno si paragona a un grande statista come Berlusconi. Va bene le accuse di mitomania che traspaiono dal racconto che si fa di me, ma pietà! Ho un senso della misura. La cosa che ha scritto Sallusti prendeva spunto dal libro e dalle dichiarazioni di Luca Palamara, già membro del Csm, su un metodo che evidentemente esisteva, e non so se esista ancora. Speriamo di no, certo. E poi figuriamoci, provo a dirlo bene: lungi da me attaccare la magistratura. L’attacco semmai è nei confronti di un certo giornalismo che mi tira in ballo di continuo descrivendomi alle prese da due anni con nomine e trame di potere. Questo mi avvilisce. Ovviamente faccio politica a Roma da una vita, conosco davvero tante persone da molto tempo, a destra, che è il mio mondo, come a sinistra”, aggiunge, spiegando che “mi infastidisco quando qualcuno racconta il mio pensiero e poi lo attribuisce a Giorgia: è un gioco che dura ormai da quasi due anni. Peccato che non sia il Verbo e che l’ottanta per cento delle dicerie siano favole che si autoalimentano (…).
“Stiamo imparando a camminare su un ponte Tibetano, ma ovviamente non sulle acque. Tutti danno il massimo e per primi mia sorella e Lollo, le due persone che conosco meglio di tutti”. Poi la difesa di ‘famiglia’. “Attaccati spesso con violenza incredibile, e penso proprio a Lollo, che invece sta facendo un lavoro straordinario”.
Perché l’amore è finito e i due sentimentalmente parlando prenderanno strade diverse, ma i progetti di lavoro continueranno. Senza se e senza ma.