Ariccia, sequestrato laboratorio abusivo di carne: nei terreni adiacenti una discarica di rifiuti con amianto
Doppio colpo contro il degrado ed il traffico illecito di prodotti alimentati ai Castelli Romani. Scoperta e sequestrata un’area adiacente ad un laboratorio “abusivo” di carne da 4mila metri quadri dove è stata rinvenuta una grande quantità di rifiuti di varia natura, tra cui 6 carcasse di auto, bombole GPL, materiali edili di risulta, pneumatici dismessi, batterie auto esauste, sostanze oleose e amianto.
Sequestrati 400 kg di carne e 15 kg di coppiette
Effettuato anche un un sequestro di quasi 400 kg di carne suina lavorata con taglio “guanciale” e 15 kg di “coppiette” dentro il laboratorio. E’ la maxi operazione svolta dal corpo di polizia locale della città di Ariccia, in collaborazione con il personale della Asl RM6, nella località Vallericcia.
Il personale di una ditta di Fiumicino stava procedendo con le operazioni di etichettatura
I prodotti alimentari sono stati trovati in un laboratorio dove il personale di una ditta con sede a Fiumicino stava procedendo con le operazioni di etichettatura. La struttura, non riconosciuta né registrata per le lavorazioni di prodotti di origine animale destinati al consumo umano, ha portato alla denuncia dei responsabili presso la competente autorità giudiziaria di Velletri per il reato previsto dall’art. 444 del codice penale. La mancanza delle necessarie certificazioni rendeva infatti i prodotti alimentari pericolosi per la salute pubblica.
Irregolarità nelle etichette dei prodotti
Durante l’ispezione, sono state riscontrate anche irregolarità nelle etichette dei prodotti, che potevano indurre in errore i consumatori. Le diciture non rendevano chiaro né inconfondibile il luogo di produzione, sollevando dubbi sulla reale origine dei salumi. Oltre al sequestro gli agenti hanno posto sotto sequestro anche gli ambienti destinati alla lavorazione delle carni, compresa anche tutta la discarica abusiva di rifiuti che ora dovrà essere bonificata e riportata allo stato originario.