Arrestato all’aeroporto di Fiumicino il ‘re delle truffa’: un francese ricercato in tutta Europa

È finita all’aeroporto Leonardo da Vinci di Fiumicino la lunga fuga del “re della truffa”, un cittadino francese accusato di aver orchestrato una vasta rete criminale internazionale. L’uomo, al centro di un mandato di cattura europeo emesso dalle autorità transalpine, è stato arrestato dalla Polizia di Stato mentre tentava di entrare in Italia a bordo di un volo proveniente da Tel Aviv, in Israele.
Il ricercato era considerato il vertice di un’organizzazione criminale responsabile di truffe milionarie ai danni di aziende e istituzioni in più paesi europei. Le indagini, condotte in collaborazione con Interpol, hanno permesso di collegarlo a una serie di frodi sofisticate, spesso realizzate attraverso falsi investimenti, identità fittizie e documenti contraffatti.

Il riconoscimento grazie a un’intuizione degli agenti dell’aeroporto di Fiumicino
L’arresto è avvenuto grazie all’intuito e alla prontezza degli agenti dell’Ufficio di Polizia Giudiziaria della Polizia di Frontiera Aerea di Fiumicino. Gli operatori, impegnati nei consueti controlli, hanno notato la somiglianza dell’uomo con il soggetto segnalato dalle autorità francesi attraverso i canali Interpol. Il volto e l’atteggiamento hanno insospettito gli agenti, che hanno deciso di approfondire gli accertamenti.
Condotto negli uffici per l’identificazione, l’uomo è stato sottoposto a una perquisizione più approfondita, nel corso della quale è stato scoperto un secondo passaporto, israeliano, abilmente nascosto all’interno della scarpa, sotto la soletta. Il documento, apparentemente autentico, riportava una diversa identità rispetto al passaporto francese presentato all’arrivo.
Il piano per eludere i controlli fallisce in extremis
Secondo quanto ricostruito dalla Polizia, il truffatore avrebbe tentato di eludere i controlli di frontiera sfruttando i due documenti. L’ipotesi è che intendesse effettuare uno scambio dei passaporti subito dopo lo sbarco, prima di passare i controlli ufficiali. Tuttavia, l’intervento tempestivo degli agenti ha vanificato il piano.
Le forze dell’ordine hanno infatti agito nella fase immediatamente successiva all’atterraggio, impedendo ogni manovra e cogliendo l’uomo ancora in possesso di entrambi i documenti. Questo dettaglio si è rivelato decisivo per confermare l’identità del soggetto e per contestare anche il reato di possesso di documenti falsi.
Una rete di truffe in tutta Europa
L’arrestato è accusato di aver gestito un sistema di frodi ramificato in più Paesi europei, operando con l’ausilio di complici e prestanome. Le sue truffe hanno coinvolto decine di aziende, con danni economici che ammontano a svariati milioni di euro. Le autorità francesi lo ritengono il principale artefice di un sistema in grado di replicarsi in modo metodico, facendo leva su società fantasma e conti correnti intestati a identità fittizie.
L’uomo era latitante da mesi, durante i quali avrebbe utilizzato passaporti diversi per spostarsi in più nazioni, mantenendo un basso profilo per evitare di essere localizzato. L’uso del documento israeliano, apparentemente autentico ma associato a un’identità falsa, dimostra il livello di sofisticazione delle sue operazioni.
Arresto confermato, ora si attende l’estradizione
L’arresto è stato formalizzato lo scorso 30 marzo, sia in esecuzione del mandato di cattura europeo sia per il possesso di documenti contraffatti. Attualmente il cittadino francese si trova in custodia, in attesa delle procedure di estradizione che potrebbero ricondurlo in Francia per affrontare i numerosi capi d’accusa a suo carico.
L’operazione conferma l’efficacia della cooperazione internazionale tra le forze di polizia e l’importanza dei controlli di frontiera anche negli aeroporti, spesso crocevia di traffici e movimenti sospetti. La cattura del “re della truffa” rappresenta un duro colpo al crimine transnazionale e restituisce fiducia nell’efficacia degli strumenti di contrasto alle frodi internazionali.