Arrestato Guglielmo Sinibaldi, ex della Banda della Magliana: era latitante da 10 anni
Arrestato Guglielmo Sinibaldi, ex banda della Magliana e latitante da 10 anni. Per dieci anni aveva vissuto nell’ombra, aggirandosi per l’Italia come un fantasma. I finanzieri però lo hanno trovato nello stesso quartiere che lo aveva reso celebre, la Magliana. Perché Guglielmo Sinibaldi della “Bandaccia” era uno degli esponenti di primo piano, prima di pentirsi e collaborare con le forze dell’ordine.
Ordine di carcerazione
Nei confronti dell’uomo pendeva un’ordine di carcerazione emesso nel 2021 dalla procura di Chieti, a seguito di due sentenze di condanna emesse per truffa, ricettazione, insolvenza fraudolenta e furto. I finanzieri di Colleferro lo hanno scoperto nell’ambito delle indagini delegate dalla Procura della Repubblica di Velletri, facendo accertamenti su una presunta evasione fiscale.
L’operazione
Al centro dell’inchiesta una società di Valmontone, operante nel commercio di materiale edile, di cui Sinibaldi era ritenuto il dominus che “muoveva le fila” degli affari pur non avendo nessuna carica. I militari, dovendo eseguire una perquisizione domiciliare, hanno appurato che nei suoi confronti era stato emesso il provvedimento giudiziario, rimasto finora ineseguito, in quanto irreperibile presso il luogo di residenza. E ora dovrà scontare in in carcere un residuo pena di 2 anni e 4 mesi.
Vicinissimo a Crispino
Considerato vicino al “Freddo” Maurizio Abatino (detto Crispino), Guglielmo Sinibaldi era stato uno dei protagonisti dell’operazione ‘Colosseo’, con cui venne smantellata la Banda della Magliana. Il suo nome è legato anche alle indagini sulla strage di Bologna. Sinibaldi, infatti, fu autore di uno dei tanti depistaggi che inquinarono la ricerca della verità. Nel 2014, l’ex esponente della banda era finito in manette per truffa. Avrebbe cercato di acquistare una trentina di panche da giardino da un commerciante di Mirano pagando con un assegno un assegno irregolare. Ora per quei fatti è arrivato l’arresto.