Astral Spa, dov’è la trasparenza? Faro sulla gestione Mallamo

Lavori Pontina Astral

56 interventi di somma urgenza in soli 5 anni e mezzo, per una spesa di 13.971.747 euro + iva. In realtà la spesa è leggermente maggiore, perché di un intervento non viene riportato il costo, riferendosi genericamente ala fatto che “i prezzi utilizzati per la somma urgenza, sono stati desunti da: Prezzario Regione Lazio 2012, Prezzario ANAS 2017” (parliamo dell’affidamento del 02/03/2018 sulla SR 627 della Vandra)

Una media di 10 l’anno, nel periodo che va dal 30 giugno 2016 al 13 gennaio 2022. Parliamo di Astral, unico ente regionale (100% partecipata Regione Lazio) a non avere un organo di vertice collegiale, ovvero un consiglio di amministrazione, ma solo un amministratore delegato.

Prima e dopo queste date non si riescono a trovare documenti, almeno sul sito di Astral Spa. Al vertice della società c’è un personaggio ormai mitologico, l’ing. Antonio Mallamo. Sta lì dalla metà degli anni della stessa Astral: 22 l’età dell’azienda, 11 anni il tempo da quando l’ingegnere è stato nominato per la prima volta Ad, nel giugno del 2013, dalla Giunta Zingaretti

Antonio Mallamo, deus ex machina di Astral: da 11 anni al comando di una Spa (della Regione Lazio) senza consiglio di amministrazione

Ma torniamo alle (altre) cose importanti. Appare strano che sul sito di Astral non compaiano gli interventi di tutti periodi, ma solo di quello indicato (ripetiamo: dal 30 giugno 2016 al 13 gennaio 2022). Eppure, per trasparenza, dovrebbero essere pubblicati tutti gli atti. Invece, oltre a non essere pubblicati quelli precedenti, il sito misteriosamente si ferma alla data indicata, con “Ultimo aggiornamento: 26/09/2022”, anche se in realtà i documenti si fermano a 8 mesi prima.

Appare strano, visto che la media degli interventi di somma urgenza del periodo preso in analisi (l’unico possibile) è di quasi uno al mese, non ne sia capitato neanche uno dal 13 gennaio al 26 settembre 2022, ma tutto può essere.

Ultimo aggiornamento sito Astral
Ultimo aggiornamento sito Astral – www.7colli.it

Pontina, la strada più “urgente”

Con ben 22 interventi in soli due anni e mezzo (dal 30 giugno 2016 al 17 gennaio 2019), la Pontina può vantare, tra i vari record (di certo non tutti positivi, visto che è tra le strade con maggior numero di incidenti stradali, anche mortali, del Lazio e d’Italia, per chilometro) anche quello delle somme urgenze, dal momento che sono in questa ex regionale (ricordiamo che poi è passata sotto il controllo di Anas e quindi dello Stato, ecco perché si sono interrotti gli interventi a cura di Astral) sono state effettuate quasi la metà delle somme urgenze dei 5 anni e mezzo presi in esame, per una spesa totale di 2.863.879,79 euro più iva.

Quello che salta sicuramente all’occhio sono i lavori affidati per somma urgenza il 12 settembre 2016, a seguito di un incendio avvenuto il 18 luglio di quell’anno nel tratto stradale compreso tra il km 22+600 e il km 25+900 circa, in località Castel Romano. Risultano, dai documenti pubblicati sul sito di Astral, 10 lotti, per un totale di 519.186,89 euro iva esclusa. 

Lo stesso giorno altri due interventi urgenti, ma in tratti differenti della ex Sr 148: per i cavalcavia ammalorati (tratto compreso tra il km 10+650 e il km 57+320), per un importo di € 36.001,10 e per lavori a seguito smottamenti tra il km 35+250 e il km 35+400 in direzione Latina, per la cifra di € 203.899,99, sempre iva esclusa.

Ma per la Pontina il ricorso alla somma urgenza era appunto molto frequente. Tra piromani e fondo stradale sempre dissestato, non era (e non è tutt’ora) difficile che gli automobilisti si trovassero in difficoltà. E invocassero una programmazione seria, invece di interventi tampone.

Non solo somme urgenze

Le altre spese urgenti, a parte le “somme urgenze”, sono i lavori successivi al terremoto ad Accumoli e Amatrice, durati dal 24 agosto al 21 febbraio 2017. Indicate in un capitolo di spesa a parte (INTERVENTI STRAORDINARI E DI EMERGENZA, Lavori sisma), vedono una spesa di 2.863.879,79 euro ripartiti in 22 interventi, dal più piccolo (di soli 14 mila euro), al più grande, che supera i 600 mila euro, sempre iva esclusa.

E questi, appunto, sono solo una parte dei soldi gestiti da Astral. Perché sul sito non si vede tutto, mancano i dati aggiornati e manca il pregresso. 

Tutto regolare, per carità. Ma trattandosi di soldi dei cittadini (ricordiamo, è una partecipata al 100% della Regione Lazio), sarebbe corretto, in nome della trasparenza, avere un sito dove i documenti siano accessibili.

Certo, si può fare richiesta di accesso agli atti. Ma per il cittadino comune questo non è sempre semplice, senza contare che l’Ente ha dei tempi di risposta. E la trasparenza è un obbligo. Già è inconsueto che Astral non abbia un Consiglio di Amministrazione…