Atac la spara grossa, i bus non sono pieni sono i Romani che hanno paura

mascherina

Questa volta sembra davvero che l’Atac l’abbia sparata grossa. Almeno secondo quanto riporta il corriere.it, che cita come fonte un comunicato ufficioso dell’azienda del trasporto pubblico del Campidoglio. Sotto attacco da settimane per gli autobus e le metropolitane troppo pieni. Con la impossibilità di rispettare quel distanziamento sociale che insieme all’uso della mascherina ci dovrebbe difendere dal possibile contagio da covid 19. Il grido di allarme non è arrivato solo dagli utenti, singolarmente o attraverso i siti e i blog come odisseaquoridiana che si occupano giornalmente di queste tematiche. Ma anche da un luminare come il professor Vaia. Direttore sanitario dello Spallanzani e da sempre in prima linea nella battaglia contro il virus. I mezzi pubblici di Roma potrebbero essere un problema per la diffusione del contagio, a causa dell’eccessivo affollamento. Questo il pensiero espresso da Vaia e riportato negli scorsi giorni da quotidiani ed agenzie. E sicuramente le decisioni del governo non hanno contribuito a rasserenare gli animi. Con la capienza dei mezzi portata all’80 per cento. E la recente dichiarazione del CTS. Per cui il trasporto pubblico non sarebbe un settore ad alto rischio nella diffusione della pandemia. Ma adesso la ciliegina sulla torta ce l’ha messa proprio l’Atac. Con una dichiarazione che lascia basiti. I bus viaggiano al 55% della capienza, hanno fatto sapere da via Prenestina. Ma la gente li vede più pieni, solo perché ha paura. Incredibile. E ogni commento appare superfluo.

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Atac fa la psicologa, i nostri mezzi sono semivuoti e circolano al 55% della capienza. La gente li vede pieni perché ha paura

Non siamo su scherzi a parte. Perché invece di rispondere alle critiche per i troppi pochi bus messi in strada, Atac tenta la via dell’approccio psicologico alla questione. In un comunicato ufficioso riportato dal quotidiano online il corriere.it. Così per l’azienda di via Prenestina il punto non sarebbero le mille vetture della flotta che per un motivo o per l’altro la mattina non escono dalle rimesse. Limitando ad appena 1500 bus i mezzi disponibili giornalmente su strada. E neppure esisterebbe il problema delle lunghe attese alle fermate. O alle banchine della metropolitana. Ma pendolari e utenti quando protestano, scattano foto o postano filmati avrebbero semplicemente le traveggole. Dettate dalla paura, che farebbe vedere i mezzi strapieni anche quando circolano semivuoti. Ed ecco il,dato, sul quale Atac punta per la sua difesa. La media dell’affollamento sulle vetture in queste settimane è del 55%. Peccato però che da via Prenestina non dicano come questa percentuale venga ricavata. Con un 90% nelle ore di punta, e un 20 nei periodi di stanca della giornata. Ecco che allora i conti tornano. Ma l’affollamento sui mezzi rimane. E forse dopo aver dato di fatto dei codardi ad utenti e pendolari, sarebbe il caso di chiedere scusa.

https://roma.corriere.it/notizie/cronaca/20_ottobre_15/atac-fondocorriere-web-roma-6e036b22-0e65-11eb-9df8-9ad18fda6e17.shtml