ATAC, niente guanti e mascherine. E scatta l’accesso agli atti
Ancora niente guanti e mascherine per gli autisti dell’ATAC e per gli operatori di stazione. Almeno fino ad oggi, mentre l’azienda continua a rassicurare che tutte le dotazioni sono in arrivo. Ma ormai dalla prima richiesta dei sindacati è passato quasi un mese, e per ora non si è visto niente. Un ritardo che le rappresentanze dei lavoratori considerano gravissimo ed inaccettabile. E che potenzialmente mette a rischio tutti gli operatori ATAC che hanno contatti con il pubblico. Certo, ci sono le norme relative al distanziamento individuale che valgono per tutti. Ma mascherine e guanti dovevano essere la prima barriera. Messi a disposizione dall’azienda del trasporto capitolino per tutelare i circa 8000 autisti impegnati nel trasporto pubblico locale. Invece niente, e non si capisce come sia stato possibile perdere tutto questo tempo. Visto che si tratta di un servizio essenziale, che consente di viaggiare a chi deve di recarsi al lavoro. Servizio che però per legge dovrebbe essere svolto in piena sicurezza. Cosa che secondo il sindacato non è fino ad ora successa. E così scatta la richiesta di accesso agli atti.
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ATAC, ancora niente guanti e mascherine. E i sindacati chiedono l’accesso agli atti
Ancora niente guanti, mascherine e dotazioni di protezione individuale per le migliaia di autisti dell’ATAC che continuano a garantire un servizio essenziale. Come quello della mobilità pubblica di linea. È la denuncia che parte da moltissime sigle sindacali, che ora vogliono vederci chiaro. E capire se ci sono stato ritardi o errori da parte dell’azienda. La lettera di chiarimenti è del 6 aprile, ed è firmata dai rappresentanti di CGIL, CISL, UIL ed UGL autoferrotranvieri. Indirizzata direttamente al presidente di ATAC S.p.A. Paolo Simioni e per conoscenza all’assessore alla mobilità del Campidoglio Pietro Calabrese. Le OO.SS. con la presente sono costrette a denunciare la mancanza a tutto il personale di front line di kit per prevenzione Covid 19. Ovvero di mascherine, guanti e gel igienizzante. A circa un mese dall’inizio dell’emergenza non si vedono ancora segnali riguardanti la consegna delle attrezzature di sicurezza. E mancano anche i report riguardanti la tracciabilita’ della pulizia e sanificazione dei mezzi e dei locali. A questo punto chiediamo l’accesso agli atti per tutta la procedura di acquisto delle mascherine, guanti e gel igienizzante. E vogliamo i report delle sanificazioni degli autobus, del materiale rotabile e delle officine. In mancanza di chiarezza, avvertono i sindacati, il personale non può essere costretto a restare in servizio. Perché violerebbe le normative di sicurezza previste dalla legge. Scontro aperto dunque, vediamo se in settimana si muoverà qualcosa.
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De Priamo (FDI) chiarezza anche su cassa integrazione
E’ scontro dunque tra i sindacati e l’ATAC sulla mancata consegna delle protezioni individuali per tutti i lavoratori dell’azienda impegnati in servizi di front line. Quelli cioè che comportano un contatto diretto con il pubblico. Ma non è l’unica richiesta di accesso agli atti a cui l’azienda dovrà rispondere in questi giorni. Il capogruppo di Fratelli d’Italia in Campidoglio Andrea De Priamo infatti ha chiesto di vedere tutte le carte che riguardano la cassa integrazione attuata da ATAC. Per sapere come si siano comportate le diverse direzioni, quanti lavoratori e quadri siano stati coinvolti e la quantità di riduzione delle ore di lavoro decisa dall’azienda per ogni lavoratore. Per capire se siano stati trattati tutti nello stesso modo, e se l’unico criterio adottato sia stato quello previsto dalla legge. Ovvero garantire i servizi essenziali legati alla mobilità pubblica. Infine, lo stesso De Priamo chiede di sapere quanti dirigenti di ATAC abbiano risposto positivamente all’appello lanciato dal presidente Simioni. Ovvero quello di ridursi spontaneamente lo stipendio. Visto che parliamo di assegni mensili a tre cifre, attendiamo tutti la risposta. Chissà se su tutta la vicenda anche la sindaca Raggi si farà sentire. E se vorrà fare chiarezza una volta per tutte.