Atac senza pace, adesso i ladri rubano anche i defibrillatori in metro

Atac sembra essere davvero senza pace. Non soltanto il concordato da onorare, e i debiti che pesano come un macigno. Il distanziamento sociale, e l’allarme per le vetture sempre troppo piene. Rilanciato anche da un luminare come il professor Vaia dello Spallanzani. Ma adesso ci si mettono anche i ladri. Che hanno preso di mira i defibrillatori presenti in alcune stazioni della metropolitana. Staccandoli e portandosela via, per poi rivenderli sul web. Assurdo, perché nessuno li ha fermati e hanno potuto agire indisturbati. Ma fortunatamente le telecamere di sicurezza erano disposte correttamente e funzionanti. E così due giovani sono stati rintracciati dalla Polizia ed arrestati. Dopo che dalla fine di agosto avevano fatto incetta di ben otto defibrillatori. Del valore di circa 2000 euro ciascuno. Tutti sottratti dalle stazioni della Metro A, nella tratta tra Arco di Travertino e Giulio Agricola.

I furti erano stati tutti commessi da parte di un uomo e di una donna, con la stessa modalità. Rompendo cioè con un arnese da scasso il sigillo della teca che contiene il dispositivo salvavita. Raccogliendo poi i defibrillatori all’interno di uno zaino. Ma adesso la loro corsa è finita, e sono stati assicurati alla giustizia.

Defibrillatori spariti, un uomo e una donna incastrati dalle telecamere. La refurtiva ritrovata in una ex falegnameria a Porta Furba

I Poliziotti del Commissariato Appio diretto dal Pamela De Giorgi in collaborazione con la security di Atac hanno impiegato poco a trovare il domicilio di fortuna della coppia di ladri. Due giovani, un uomo e una donna. Che da tre mesi avevano intrapreso un nuovo business. Rubare defibrillatori nelle stazioni della metropolitana. Ne avevano accumulati ben otto. Da rivendere in rete a circa 2000 euro a pezzo. E certamente avrebbero continuato nella loro attività criminosa, se non fossero stati scoperti e fermati.

La base dei due mariuoli era una falegnameria abbandonata, nei pressi di Porta Furba. Dove gli agenti hanno ritrovato l’ultimo dei congegni medicali rubato, ancora in attesa di essere piazzato sul mercato. Insieme al defibrillatore, sono stati rinvenuti anche lo zaino nel quale la refurtiva veniva nascosta, un telefonino e una carta prepagata. Che venivano utilizzati per contattare gli acquirenti. E ricevere i rispettivi pagamenti. Il tutto attraverso un sito online. Un compratore è già stato individuato, e denunciato per ricettazione. Mentre G.T. e M.C., queste le iniziali dei due ladri rispettivamente di 30 e di 27 anni, sono stati sottoposti a fermo per furto aggravato in concorso. Con l’obbligo di presentazione alla Polizia giudiziaria e il divieto di dimora nel Comune di Roma.

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