Attacco hacker alla Regione Lazio, che succede con prenotazioni e vaccini?

Regionali lazio 2023

L’attacco hacker al sistema informatico della Regione Lazio secondo quanto dichiarato ad Agorà dallo stesso presidente Zingaretti è “uno dei più seri nella nostra Repubblica contro la Pubblica amministrazione”. Il sistema è oramai fermo da 72 ore, ed è particolarmente grave la impossibilità per i cittadini di accedere ad alcuni servizi fondamentali. Tra i quali quelli erogati tramite il sito Lazio Salute. Che comprendono fascicolo sanitario, esito dei tamponi e prenotazione per i vaccini. Complicato anche avere il green pass, anche se in questo caso da via Cristoforo Colombo hanno fatto sapere che grazie all’interazione con la struttura commissariale, sarà comunque possibile provvedere al rilascio del documento. Magari con un po’ di ritardo.

Una situazione grave comunque, sulla quale stanno indagando Procura e Polizia postale. Nelle scorse ore era circolata la notizia che l’hackeraggio fosse arrivato da una base operativa in Germania, ma anche su questo mancano conferme ufficiali. Sempre il presidente della giunta regionale Zingaretti, ha espresso l’auspicio che tutto il sistema venga ripristinato al più presto. E ha rassicurato sul fatto che i dati non andranno persi. Ma la preoccupazione rimane. Visto che questo malware, o se preferiamo virus informatico, è particolarmente aggressivo. E si sblocca sotto ricatto. Pagando in bit coin per riavere indietro i dati trafugati.

Hackerato il sito regionale Salute Lazio. Sospese le prenotazioni dei vaccini

Nessuna intenzione di pagare un riscatto agli hacker

La speranza è quella che il sistema informatico della Regione Lazio ricominci al più presto a funzionare. E che tutti i dati del Ced siano recuperati dagli hacker. Per questo è al lavoro la Polizia postale, ma ad oggi ci sono poche certezze. Se non il grave disagio degli utenti. E il blocco del sistema di prenotazione dei vaccini e di lettura informatica dell’esito dei tamponi. Un problema particolarmente rilevante, in piena pandemia. E con la stretta sul green pass che scatterà il prossimo 6 agosto. Senza contare che moltissimi cittadini anche nel Lazio si stanno preparando per partire per le vacanze. Gente che senza la possibilità di scaricarsi le certificazioni richieste, rischia di restare a casa.

Come si può uscire da questa situazione? La via maestra è quella di cercare di recuperare i dati, senza dubbio. Sperando che siano stati salvati da qualche parte. E nel frattempo, di procedere in via manuale per prenotazioni e rilascio delle certificazioni. Chiaro comunque che si tratterebbe di una soluzione tampone. non praticabile nel medio lungo periodo. Altra possibilità rimarrebbe quella di sborsare quanto richiesto. Ma su questo punto lo stesso Zingaretti e’stato lapidario. Chiarendo che nessun riscatto verrà mai pagato. Anche perché ovviamente sarebbe illegale. Insomma, un grande pasticcio e una forte preoccupazione. Visto che almeno per ora i dati di 5.8 milioni di cittadini di Roma e del Lazio sembrano essere spariti nel nulla.

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