Attacco hacker alle Ferrovie, ancora display spenti e tanti disagi a Termini

Ancora display spenti questa mattina alla stazione Termini di Roma. Dove si stenta a tornare alla normalità, dopo l’attacco hacker di ieri alle Ferrovie italiane. Così per molti pendolari e viaggiatori, tra ritardi e carenza di informazioni, è stata una giornata da incubo. Con i binari dei treni annunciati a mezzo di megafoni, e nessuna informazione elettronica disponibile per saperne di più su orari ed eventuali ritardi. Anche se il personale di Trenitalia a di Italo ha cercato di fare il massimo per consentire un minimo flusso di notizie. E per riattivare almeno qualche tabellone informativo.

L’hackeraggio sarebbe legato al crimine e non ad un attacco statuale

Si è parlato anche di pista russa per l’hackeraggio che sta mettendo in ginocchio le Ferrovie italiane. Tuttavia mancano conferme ufficiali. E il tutto sarebbe invece legato a gruppi criminali, con fini estorsivi. In poche parole, per procurarsi del denaro. In questo caso, Mosca non ci entrerebbe nulla. E nemmeno la guerra. Come sembra confermare anche in una intervista di oggi al Corriere della Sera il professor Baldoni, a capo dell’Agenzia per la cybersecurity nazionale. “No alla psicosi dell’attacco collegato alla guerra in Ucraina. Qui c’è una matrice criminale, come altrove”, ha dichiarato Baldoni. Che poi ha proseguito, si tratta di un fatto “simile ad altri che hanno colpito aziende e infrastrutture anche in Italia negli ultimi tempi”. Infine, una nota di colore. A seguito dell’attacco hacker, è saltata l’inaugurazione del nuovo hub multimediale connesso al parcheggio di Termini, alla quale dovevano presenziare il presidente di Ferrovie e il governatore del Lazio Zingaretti.

Le lamentele degli utenti e il comunicato dell’azienda

“Dovevo prendere il treno delle 9, ma non c’era nessuna indicazioni – ha spiegato una pendolare alla stampa -. I pannelli davanti ai singoli binari sono spenti, il display centrale indica i ritardi approssimativi ma non i binari. Ho trovato fila ovunque, rischiando di perdere il treno. Mi sono rivolto al personale di Italo e Trenitalia che mi hanno detto che la partenza del mio treno sarebbe avvenuta tra i binari 1 e 12. Quindi quando arriva il treno, bisogna fare le corse per prenderlo”.

I dipendenti di Italo e Trenitalia, per tamponare il disagio, si sono muniti di megafoni per dare indicazioni. Ferrovie dello Stato, nel corso della mattinata, secondo quanti si apprende ha migliorato l’assistenza ai clienti, potenziandola. Così come sono stati ripristinati alcuni display.

Ferrovie dello Stato ha infine fatto sapere che sta lavorando in stretta collaborazione con l’agenzia per la cybersicurezza nazionale e con la polizia di Stato. Allo stato attuale, si spiega, non sussisterebbero “elementi che consentano di risalire all’origine e alla nazionalità dell’attacco informatico”.