Attentato a Trump, rafforzate le difese agli obiettivi sensibili a Roma

L'ambasciata americana a Roma

L’attentato a Trump è arrivato anche a Roma. A quanto si apprende, dopo l’attentato al candidato presidente Usa Donald Trump, sono state ulteriormente intensificate le misure di vigilanza e sicurezza agli obiettivi sensibili degli Stati Uniti d’America nella Capitale che peraltro erano state già predisposte anche in vista delle prossime elezioni americane.

I numeri dei controlli in ambasciata

Al momento ci sono 6 pattuglie di polizia italiana, 24 agenti di vigilanza privata solo nel perimetro esterno e ronde continue nell’area attigua all’ambasciata. Massimo controllo, dunque, per quel che riguarda Roma e la sua ambasciata di via Veneto. Non solo, il Prefetto ha disposto anche la supervigilanza nell’area dell’ex ghetto ebraico per evitare che possano esserci episodi di allarme.

Le altre ambasciate

Ma un po’ tutte le ambasciate, dopo l’attacco a Trump, hanno subito un innalzamento delle misure di controllo. Un atto dovuto anche in ottica della situazione mondiale, dalla guerra in medioriente all’Ucraina. Insomma, una Capitale blindata come mai. Controlli anche nelle catene americane (Sturbucks, McDonald’s e Hard Rock Caffè su tutti).