Attilio Franzini, l’operaio morto investito da un treno: domani l’ultimo saluto a Formia
Si terrà domani nella ‘sua’ Formia l’ultimo saluto ad Attilio Franzini, l’operaio di 47 anni che è stato investito e ucciso da un treno, mentre lavorava, lungo i binari della Bologna-Venezia. L’ennesimo incidente sul lavoro, ancora una tragedia sulla quale ora bisognerà fare chiarezza e capire cosa sia successo.
Intanto, mentre le indagini proseguono, domani pomeriggio alle 16 a Formia, città scossa e profondamente addolorata, ci saranno i funerali del 47enne. In tanti si riuniranno attorno alla famiglia e saranno presenti nella Chiesa Santi Lorenzo e Giovanni Battista.
Fiumicino, morto in un incidente sul lavoro all’aeroporto un operaio italiano 61enne
Attilio Franzini investito e ucciso da un treno mentre lavorava
Attilio Franzini era riuscito a ritrovare finalmente la serenità. Prima la perdita della mamma in adolescenza, poi i tanti lavori saltuari e i sacrifici: da meccanico a montatore di mobili, passando per operatore per la gestione dei rifiuti. Ora, però, aveva trovato la sua stabilità e da qualche mese aveva iniziato a lavorare con una ditta esterna che opera per conto di Rete Ferroviaria Italiana.
Ma è proprio mentre lavorava per quella ditta che ieri mattina all’alba, intorno alle 4.30, nei pressi della stazione di San Giorgio di Piano, in provincia di Bologna, ha perso la vita. Stando alle prime ricostruzioni, il 47enne si trovava al di fuori dell’area di lavoro delimitata quando un Intercity in transito lo ha travolto, lo ha centrato in pieno. E non gli ha lasciato purtroppo scampo.
Domani i funerali
Attilio Franzini era molto conosciuto e stimato a Formia: in tantissimi sono ancora increduli, sotto shock. E in molti, come accade spesso in questi casi, hanno riempito le bacheche social di foto e di messaggi di affetto. “Sentire la tua notizia mi ha veramente fatto rimanere senza parole” – ha scritto Nicolina. E domani pomeriggio sarà il momento del silenzio con l’ultimo saluto all’operaio che lascia il padre Gino, i fratelli Emanuele e Andrea, i suoi nipotini.
“Non è possibile accettare che una persona esca di casa per andare a lavorare e non faccia ritorno. Ogni anno abbiamo ancora troppe vittime sul lavoro, un problema che va affrontato con un cambio radicale di mentalità e maggiore attenzione alla sicurezza” – ha dichiarato il Sindaco di San Giorgio di Piano, Paolo Crescimbeni. Tantissimi i messaggi di vicinanza e cordoglio alla famiglia distrutta dal dolore. Ora bisogna fare chiarezza, ma intanto la Procura di Bologna ha aperto un fascicolo per omicidio colposo contro ignoti.