Attivisti per il clima assaltano l’Altare della Patria: l’ultima bravata dei gretini (video)

Ennesima bravata dei gretini nella Capitale: questa mattina alcuni attivisti di Extinction Rebellion hanno appeso uno striscione sull’altare della Patria per “denunciare i finanziamenti del governo italiano all’industria dei combustibili fossili, responsabile più di ogni altro settore dell’attuale emergenza climatica”.
Lo striscione all’Altare della Patria: portati via dai poliziotti
“Basta vittime climatiche sull’altare del profitto: no al fossile’, si legge sullo striscione appeso dagli attivisti climatici. “Nonostante l’Italia si fosse impegnata con il patto di Glasgow a interrompere i finanziamenti pubblici al settore dei combustibili fossili a partire dalla fine del 2022, l’attuale governo italiano ha deciso di continuare lungo questa strada di sangue con oltre 41.8 miliardi di euro in nuovi sussidi ambientalmente dannosi, 13 dei quali investiti direttamente nell’industria fossile” afferma Dario, uno degli attivisti coinvolti. Le forze dell’ordine sono intervenute dopo circa mezzora, trascinando e strattonando gli attivisti nonostante le catene, provocando così diversi ematomi sulla loro pelle. Al momento, tutti gli attivisti si trovano in questura.

Il gruppo romano di Extinction Rebellion ha scelto l’Altare della Patria come luogo simbolo “delle vittime dei conflitti mondiali del Novecento e l’Unità d’Italia”. Secondo quanto riferiscono gli attivisti, le forze dell’ordine sarebbero intervenute trascinandoli via di peso. Al momento si trovano tutti in questura. Contemporaneamente a Treviso, altri attivisti si sono sdraiati nudi sotto la statua della Teresona in centro città per lanciare un messaggio al governo Meloni: “Il tempo sta scadendo, apriamo gli occhi”.
Nuovo ecodelirio anche a Udiine
“Negli ultimi giorni, la temperatura globale della Terra ha continuato a salire bruciando tre record consecutivi. Il territorio nazionale, in particolare, è uno delle aree europee che subiscono più di tutti le conseguenze della crisi ecoclimatica, con aumenti della temperatura più del doppio rispetto alla media globale”, spiegano sui social gli attivisti di Extinction Rebellion. “Nonostante questa situazione inquietante – continuano – l’Italia è il sesto Paese al mondo per finanziamenti all’industria dei combustibili fossili. L’attuale governo Meloni, inoltre, sta puntando tutto sul gas fossile, con l’obiettivo dichiarato di trasformare l’Italia in uno hub internazionale del gas”.