Auto in fiamme al comando dei carabinieri di Castel Gandolfo, si cerca il responsabile


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Un grave attentato incendiario ha colpito il comando dei Carabinieri della compagnia di Castel Gandolfo domenica 9 febbraio. Tra la notte e le prime ore del mattino, un individuo, la cui identità è ancora ignota e oggetto di indagine, ha forzato l’ingresso dell’area parcheggio del comando, versando del liquido infiammabile sotto le auto del Nucleo Operativo e Radiomobile e appiccando il fuoco. Sebbene non vi siano stati feriti, i danni materiali risultano ingenti.

Le fiamme e l’intervento tempestivo

Le fiamme hanno rapidamente avvolto le auto, provocando l’esplosione degli pneumatici e destando l’attenzione dei residenti della tranquilla via Ercolano. Tuttavia, l’intervento immediato dei militari presenti in caserma ha evitato che l’incendio si propagasse ulteriormente, rendendo superfluo l’intervento dei vigili del fuoco.

Un attacco alla sicurezza del territorio

L’attacco ha colpito una delle strutture più rilevanti dell’area dei Castelli Romani, che oltre a Castel Gandolfo copre anche i comuni di Marino, Albano e Ciampino. Il comando è noto per il suo ruolo di primo piano nella lotta contro il traffico di droga e la criminalità organizzata. La sua posizione strategica, nelle vicinanze delle Ville Pontificie e del Palazzo Pontificio, conferisce ulteriore importanza all’episodio.

Le indagini in corso

Le forze dell’ordine, coordinate dalla Procura della Repubblica di Velletri, sono al lavoro per identificare il responsabile dell’attacco. Gli investigatori stanno analizzando le riprese per ottenere un identikit più preciso.

Le ipotesi investigative

Le motivazioni dietro l’attacco non sono ancora chiare. Gli inquirenti non escludono che l’attentatore possa appartenere a gruppi anarchici o che si tratti di un gesto di ritorsione da parte di un individuo contravvenzionato dai Carabinieri.