Autobus in fiamme alla galleria Giovanni XXIII, un intossicato e traffico in tilt

Un autobus è andato a fuoco questa mattina verso le sei in prossimità dell’imbocco della Galleria Giovanni XXIII. Il fuoco sarebbe divampato per cause ancora non precisate ma con particolare violenza, fino ad accendere un vero e proprio rogo. Per fortuna non si registrano feriti, ma dalle prime notizie un automobilista è rimasto intossicato dal fumo ed è ricoverato in codice giallo al policlinico Gemelli. L’uomo aveva abbandonato la sua vettura fuggendo a piedi quando ha visto il tunnel completamente invaso da una colonna di fuliggine nera. Ma respirando il fumo sprigionato dall’autobus in fiamme ha rischiato il peggio finendo in ospedale. Sul posto sono arrivate in breve tempo le Forze dell’Ordine. Insieme a diverse squadre della Polizia locale per gestire il traffico impazzito. E i Vigili del fuoco del Comando provinciale di Roma hanno spento il rogo.

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Bus in fiamme, ancora chiusa la galleria Giovanni XXIII e traffico impazzito

Nemmeno il tempo di festeggiare la riapertura, e il tunnel Giovanni XXIII appena tirato a lucido è di nuovo chiuso. Questa mattina alle sei infatti un autobus dell’ATAC ha preso fuoco in prossimità dell’ingresso della galleria per cause ancora non precisate. La colonna di fumo nero ha invaso il tunnel e intossicato un automobilista che si trovava a transitarvi proprio in quel momento. Dopo gli interventi di Polizia e Vigili del fuoco il rogo è stato donato. Ma la galleria è stata chiusa in entrambi i sensi di marcia. E il traffico è impazzito dalla Camilluccia a via Fani. Con ripercussioni fino alla Tangenziale est. Ora bisognerà valutare eventuali danni. E sarebbe un peccato se le pareti del traforo si fossero danneggiate o sporcate dopo che tutto era stato rimesso a posto da un paio di settimane.

Certo, in questo caso si può parlare di sfortuna. Ma invece per quanto riguarda l’incendio dell’autobus non ci sono scuse. Sono decine i mezzi pubblici dell’ATAC che sono andati a fuoco negli ultimi mesi, e la sindaca Raggi con l’assessore alla mobilità Pietro Calabrese hanno il dovere di intervenire subito. Di sentire l’azienda e di chiede come tutto questo possa succedere. Perchè ne va della sicurezza di tutti. Utenti del trasporto pubblico e cittadini. Che dipenda da mancata manutenzione od altro non sta a noi dirlo. Ma un’inchiesta interna seria e approfondita ora appare indispensabile. Altrimenti le mascherine serviranno a ripararsi dal fumo degli incendi e non dal rischio coronavirus. E per i Romani ci sembra francamente troppo.

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