Avevano mezza tonnellata di fuochi d’artificio: denunciati due cinesi a Fiumicino

Fuochi d'artificio

Avevano in magazzino quasi mezza tonnellata di fuochi d’artificio. Materiale che custodivano non rispettando le normative. Con queste accuse due cinesi residenti a Fiumicino, sono stati denunciati alle autorità giudiziarie.

Vendevano fuochi d’artificio anche a minorenni

La Polizia di Stato sequestra 480 kg. di materiale pirotecnico e denuncia due cittadini cinesi: una donna di 57 anni ed un ragazzo di 27.
Questo è quanto sequestrato dagli agenti del commissariato Fiumicino diretto da Somma Catello nel corso di servizi volti alla repressione della vendita di manufatti pirotecnici. A far scattare l’accertamento dei poliziotti all’interno di un negozio di Fiumicino è stata la segnalazione tramite NUE 112 di alcuni minori che esplodevano botti in strada. Quando i poliziotti hanno scoperto che i fuochi pirotecnici erano stati acquistati in un vicino esercizio commerciale, hanno avviato la perquisizione.

L’operazione della Polizia di Stato di Fiumicino

Sugli scaffali gli agenti hanno rinvenuto e sequestrato 180 kg di materiale esplodente, ben oltre il limite consentito che è di 50 kg. Nel vicino magazzino poi, stipati vicino a materiale infiammabile, quali luci decorative, buste di carta, buste in plastica, hanno rinvenuto altri 300 kg di materiale pirotecnico.  La verifica ha accertato altre violazioni da parte dei gestori del negozio. Infatti, oltre al mancato il distanziamento sociale, come previsto per il contenimento della diffusione del Covid 19, i poliziotti hanno assistito alla vendita di fuochi pirotecnici, prevista solo a maggiori di anni 18, ad un minore.

Al termine dell’operazione tutto il materiale è stato sequestrato e i due commercianti, la donna di 57 anni ed il ragazzo di 27 sono stati denunciati. Sanzionati amministrativamente anche per il mancato rispetto delle norme anti covid.

Dieci giorni fa un sequestro analogo a Ostia

Dieci giorni fa un altro importante sequestro di fuochi d’artificio, questa volta illegali e stoccati in maniera pericolosa, sempre sul litorale romano più precisamente a Ostia. Qua gli agenti del Commissariato Lido hanno rinvenuto 500 chili di materiale esplosivo stoccato in un box nella disponibilità di un 37enne. L’uomo aveva accatastato i fuochi d’artificio senza il benché minimo rispetto delle norme di sicurezza. Inoltre i botti erano catalogati come utilizzabili solo da personale autorizzato.