Balivo, liti continue con i vertici: a fine mese stop al programma?

Tutti contro Caterina Balivo. Altro che fatina del pomeriggio: la conduttrice di La volta buona ha più nemici di uno sceriffo nel Far West. Direttori, capi di produzione, tecnici, fonici, truccatori: una rivolta contro l’ex reginetta del primo pomeriggio che, con il nuovo costosissimo format, sta facendo un flop clamoroso. A testimoniarlo sono i dati share e autitel che stanno facendo pensare i vertici di viale Mazzini di chiudere il programma già a fine mese.

Bordata dal Cda

Una bordata che arriva anche dal Cda: in molti, visti i costi e constatati i risultati pessimi della Balivo stanno pensando di cambiare rotta, abbandonando la fatina per puntare su cavalli più performanti. In lizza ci sarebbero già tre competitor: tutte donne e tutte graditissime a chi è in rotta furibonda con la Balivo. Le riunioni di redazione somigliano a risse degne dei peggiori bar di Caracas e anche durante la puntata tra uno stacco e l’altro volano parolacce e insulti che lasciano basiti anche il pubblico in sala.

Le battute nei corridoi

Fosse la Volta buona che se le levamo dai piedi”, scherza un fonico di studio commentando i boatos di uno stop della trasmissione. Una trasmissione partita non con il piede sbagliato ma sbagliatissimo: non riesce neanche a battere la concorrenza di Canale 5 che, lungi dall’essere sorridente, racconta fatti e soprattutto fattacci di una Terra Amara, serie turca dal successo clamoroso che mediamente nella settimana ha sempre quasi doppiato gli ascolti di RaiUno. La volta buona, ha raggiunto un 13,14% di share lunedì scorso, pari a 1 milione 266mila spettatori di media, scendendo poi a un 11,8% nella giornata di mercoledì con la concorrenza ottomana delle reti Mediaset che si attestava a quasi 2 milioni e 800mila spettatori, per uno share del 24,1%, tanto che più di qualcuno sui social ha già sentenziato: era meglio la Bortone. Califano cantava non escludo il ritorno, la Bortone pure!

Politicamente non simpatica

I vertici apparentemente difendono la Balivo («Serve tempo. I programmi lunghi una stagione sono una maratona, non un record sui 100 metri», il mantra ripetuto nelle varie conferenze stampa che si susseguono in questi giorni) ma sono sempre di più quelli che stanno scaricandola. Anche a livello politico – la napoletana non è vista benissimo dal centrodestra che preferisce altre conduttrici molto più performanti e vicine al Governo – arrivano i primi commenti negativi.