Balneari, l’Antitrust dà ragione al Comune: “Bene il bando per 44 stabilimenti”
Ormai è una battaglia senza esclusione di colpi. Quella tra i Balneari e Gualtieri ormai è una battaglia a suon di carte bollate, processi e ricorsi. Al centro la messa a bando, da parte del Campidoglio, di 44 stabilimenti in concessione. Una scelta che per i gestori delle spiagge è iniqua e che potrebbe portare alla morte di decine di aziende.
La disputa
In questa disputa Campidoglio segna un punto a suo favore nella complicata e delicata gestione delle spiagge di Ostia date in concessione ai privati, che saranno messe a bando il prossimo anno: l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha scritto una lettera al sindaco Roberto Gualtieri in cui spiega che ritiene “meritevole di apprezzamento la decisione del Comune di voler indire nel più breve tempo possibile procedure a evidenza pubblica imparziali, trasparenti e non discriminatorie”.
La lettera del Garante
Nella lettera il Garante ribadisce però che le spiagge di Ostia devono essere messe a bando entro pochissimi mesi, prima della fine dell’anno. “Il parere dell’Autorità ci conforta, perché ci sprona a fare in fretta e conferma le scelte sulla gestione delle spiagge”, spiega l’assessore capitolino al Patrimonio, Tobia Zevi. “La nostra strategia guarda al breve e al lungo periodo. Da un lato stiamo procedendo spediti nell’attività di mappatura e nella predisposizione dei bandi di gara per l’affidamento delle concessioni scadute. Parallelamente, il nostro lavoro è orientato a rendere immediatamente fruibile, attraverso varchi accessibili, il ricco patrimonio di spiagge pubbliche garantendone sicurezza e pulizia”.