Basco rosso: l’addestramento del corpo speciale dei carabinieri diventa una docuserie

Passione, coraggio, determinazione e umanità: sono gli ingredienti di Basco Rosso’, la docuserie firmata da Claudio Camarca e prodotta da Groenlandia, che racconta il duro addestramento per entrare a fare parte degli Squadroni Eliportati Cacciatori, il reparto d’élite dell’Arma dei Carabinieri, impegnati in prima linea nella lotta alla criminalità organizzata. Così per la prima volta in assoluto e in esclusiva, le telecamere della Rai sono entrate nelle caserme per seguire passo dopo passo il duro allenamento degli aspiranti Cacciatori, per quattro settimane nella caserma Tuscania di Livorno e poi per altre tre settimane all’interno dell’eliporto ‘Luigi Razza’ di Vibo Valentia.

Il corpo scelto dei carabinieri italiani

Il risultato sono quattro puntate in onda su Rai1 alle 23,35 ogni lunedì a partire dal 3 aprile. Una docuserie “che, a differenza di alcune fiction americane, non esalta il ‘Rambo’ italiano”, avverte il direttore degli Approfondimenti Rai, Antonio Di Bella, per sgomberare il campo da ogni possibile equivoco, ma “racconta l’umanità e la passione dei carabinieri. Mi ha colpito in particolare l’attenzione degli addestratori per lo sviluppo professionale e umano di questi giovani carabinieri che mettono alla prova i loro limiti sul campo e non davanti a una console di videogames. ‘Basco Rosso’ mostra un pezzo di Italia che solitamente è nascosto. E’ un tipo di produzione che vogliamo implementare e di cui sono in programma altri progetti”.

Basco rosso mostra i veri valori che animano l’Arma


Una docuserie che “mostra i veri valori che animano l’Arma dei Carabinieri e l’umanità che ci contraddistingue”, osserva il generale Ubaldo Del Monaco, soddisfatto “di mostrare, grazie a questa docuserie, un reparto ancora poco conosciuto, il cui addestramento comporta prove estenuanti e difficili che richiedono una vera e propria vocazione”. Vocazione che “tutti i carabinieri che arrivano da noi hanno già – spiega il colonnello Emanuele Barbieri, comandante dei paracadutisti Tuscania – Infatti sanno cosa li aspetta e hanno già preparato le loro famiglie sul tipo di lavoro e sui rischi che dovranno affrontare. Tanto che nessuno getta la spugna, semmai per la valutazione degli istruttori, un aspirante su quattro non ce la fa”. Autore e regista della docuserie, Claudio Camarca racconta che le quasi otto settimane di riprese “sono state molto dure, abbiamo dovuto cambiare diversi operatori della troupe perché non reggevano i ritmi dell’addestramento. Abbiamo anche dovuto conquistare la fiducia dei militari, sposando la loro causa e i loro valori per riuscire a fare le riprese. Raccontiamo dei carabinieri che fanno un ‘upgrade’ per dare un servizio più efficiente al cittadino nella lotta alla criminalità organizzata. La forza di questo progetto è nel connubio tra la Rai e l’Arma, la cui forza a sua volta sta nel fatto di essere una grande famiglia dove tutti – conclude Camarca – dal comandante generale al carabiniere semplice, sono prima di tutto carabinieri”