Basta voragini. A via Zenodossio i cittadini scendono in piazza

I residenti di via Zenodossio in zona Casilina sono scesi in piazza. Al grido di basta voragini. All’altezza della intersezione con via Maggi, dove esattamente una settimana fa si è aperta una grande buca. Che ha inghiottito letteralmente due auto parcheggiate in sosta. Sprofondate dentro la cantina del palazzo adiacente alla carreggiata. Un incidente grave, che per fortuna non ha registrato feriti. Al quale appena quattro giorni dopo, ha fatto seguito il crollo all’Alberone. A poche centinaia di metri dall’ingresso del parco della Caffarella. Episodi purtroppo non isolati, basti pensare a quanto avvenuto anche in altri quartieri lontani da qui. Come a via dei Colli Portuensi a Monteverde, a via Gregorio XI a Boccea e sull’Aurelia nel tratto a quattro corsie. Per non parlare dello sprofondamento di via Damiano Chiesa a Balduina. Insomma, sembra davvero che Roma stia implodendo. E l’accusa all’Acea e alle ditte che si occupano dei sottoservizi non basta più a tranquillizzare la gente. Che chiede interventi urgenti. Zone 30 e allargamento dei marciapiedi. Interdizione di alcune strade ai camion e al traffico pesante. E soprattuto un monitoraggio complessivo del territorio. Per il quale il Campidoglio ha messo quasi due milioni di euro. In un bando che però deve ancora essere assegnato. Mentre i territori con le poche risorse che hanno, fanno quello che possono. Cioè troppo poco.

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Un consiglio straordinario e interventi urgenti. Ecco le richieste del comitato di quartiere per mettere un freno alle voragini

Subito un consiglio straordinario del Municipio V. Una mappatura del sottosuolo accurata, e una programmazione immediata dei lavori più urgenti. Queste alcune delle richieste del comitato di quartiere Tor Pigneto Almagia’. Che ieri ha portato in piazza molti residenti. Ma i cittadini vogliono anche marciapiedi più sicuri, zone 30 e divieto all’apertura di nuovi centri all’ingrosso. Perché attirano i camion, che con il loro passaggio contribuiscono all’avvallamento delle strade. “Questo non è un incidente o un evento eccezionale. Ce l’aspettavamo e poteva essere una tragedia”, la denuncia di Enzo Salvitti che ha parlato per il comitato. Elencando i nomi delle strade dove nei mesi e negli anni scorsi si sono aperte simili voragini. Via Ruga, via Dulceri, via Bufalini. Tutte distanti poche centinaia di metri. “Non è più possibile minimizzare e sostenere che l’unica causa sia un problema alle tubature, addossando tutte le responsabilità politiche su Acea. Senza riconoscere che quanto accaduto è da ricercare in anni e anni di mancati investimenti sul problema dei dissesto idrogeologico”.

E mercoledì prossimo è prevista una mappatura completa della zona fatta con una macchina speciale direttamente dall’Enea. Ma è stato lo stesso presidente del Municipio V Giovanni Boccuzzi a mettere le mani avanti. Spiegando che per i progetti di viabilità è stata coinvolta l’Agenzia per i servizi della mobilità. Ma che ci vuole tempo. E che relativamente alla mappatura del dissesto e ai lavori urgenti sul territorio, sono disponibili 180 mila euro. Ma purtroppo è tutto fermo. Perché il bando e’andato deserto. Insomma, solita burocrazia e ritardi. Intanto resta il rischio di sprofondare improvvisamente in mezzo alla strada. E giustamente i cittadini sono infuriati.

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