Benedetta Tv – Amadeus chiude bene, complice una Panicucci un po’ stucchevole
Nella sera di Natale, presumibilmente il pubblico sarà stato stanco e un po’ rintronato dal tasso glicemico accumulato e di conseguenza anche il senso critico ne avrà risentito. Certamente il desiderio era quello di essere intrattenuti, senza troppi impegni. Questo spiega i risultati degli ascolti di ieri. Sono state premiate, chi più chi meno, le scelte facili, rassicuranti o divertenti.
Alberto Angela con il suo Stanotte a Roma ha vinto la serata con il 20.9%. Italia1 prosegue con la furba scelta di riproporre classici film natalizi e con Miracolo sulla 34ª strada arriva all’8.4%. Lo stesso fa Rete4 con Notting Hill 5.2%. Amadeus con la puntata finale de La Corrida riesce a radunare 1milione e 400mila spettatori con il 10.4%. Un ottimo risultato per il primo show di prima serata della nuova avventura del conduttore sul 9. L’unica rete davvero penalizzata è stata Canale5 con la 32ª edizione del Concerto di Natale dalla Città del Vaticano. Nonostante sia terminato tardissimo, all’una e un quarto, ha ottenuto solo il 12.7%. Cerchiamo di capire come mai la serata è andata così.
Alberto Angela: la magia di Roma di notte
Alberto Angela ha fatto il suo. Ha uno stile divulgativo più fiabesco rispetto al padre con cui ha già ampiamente dimostrato di saper affascinare il pubblico. Il suo itinerario notturno nella capitale è stato un po’ come un viaggio incantato nella città deserta. Vedere luoghi noti come il Pantheon o i Fori Imperiali, illuminati sapientemente, in tutta la loro imponenza e raccontati con la leggerezza delle favole è stato senza dubbio molto affascinante. I coprotagonisti che Angela ha incontrato, Giancarlo Giannini, Emanuela Fanelli, Edoardo Leo su tutti, hanno aiutato il racconto proprio perché si sono inseriti perfettamente nel clima della serata. Senza i momenti a cui ormai siamo abituati per cui ogni ospite deve citare qualche lavoro in cui è impegnato a scopo promozionale. Erano tutti elementi della stessa narrazione.
Forse il tutto è stato un po’ troppo lungo, nel senso che si sarebbe potuto finire con il racconto, bellissimo, di Villa Sordi a Caracalla. Il successivo e finale passaggio a Villa Doria Pamphili non ha aggiunto molto alle bellezze già viste in precedenza. Anzi in qualche misura è stato un po’ una chiusura in calando, anche da punto di vista storico. Capisco l’esigenza di andare un po’ lunghi per una questione di ascolti, ma si è rischiato di rovinare davvero un piccolo gioiello così raro nella tv contemporanea.
La Corrida: per chi voleva farsi ‘na risata
Amadeus ha cominciato la finale de La Corrida, giustamente, con i (intendetelo in modo affettuoso e bonario) mostri. Con quei concorrenti cioè che non gareggiano per gli applausi ma per i fischi, pernacchie, schiamazzi e tutto quello con cui il pubblico esprime il suo disgusto. Però, soprattutto alcuni, fanno molto ridere. Avere come “capopopolo” cioè giudice supremo di questa categoria di partecipanti Nino Frassica, il miglior improvvisatore tra i comici italiani, certo ha aiutato molto. Strepitoso per esempio l’improbabile Batman sovrappeso che dopo una terribile esibizione in cui sbaglia quasi tutte le parole della canzone, per giustificarsi ha detto «non andavo bene a scuola…».
Il clima di allegria che Amadeus è riuscito a creare è stata una proposta perfetta per la serata di ieri. Un divertimento leggero senza impegni, frivolo se vogliamo ma che probabilmente ha distolto non poco pubblico da Canale5 dove invece l’atmosfera era tutta un’altra cosa.
Concerto di Natale quando il troppo stroppia
Il Concerto di Natale dalla Città del Vaticano è un’istituzione ormai arrivata alla 32ª edizione. Nel 1993 si chiamava Natale in Vaticano e lo tenne a battesimo Elisabetta Gardini su Raiuno. Poi è passato di mano in mano, da Lorella Cuccarini a Gerry Scotti, da Cristina Parodi a Mara Venier. Passato nel 1996 su Canale5, approdò dieci anni dopo su RaiDue, per poi tornare su Canale 5 nel 2014 e dal 2019 affidato a Federica Panicucci.
Il problema di quest’anno è che dopo tre giorni in cui, continuamente, in prima serata vengono cantate, da cori o in esibizioni singole le canzoni di Natale, risentire ancora una volta “Bianco Natale” “Tu Scendi Dalle Stelle” o “Jingle Bells” è stato davvero troppo. Se aggiungiamo le continue richieste di donazioni (legittime e encomiabili per carità) per i Padri Salesiani che si vanno ad aggiungere alle maratone Telethon, e a quelle per la Comunità Sant’Egidio, l’effetto di monotonia di già visto aumenta ancora.
Federica Panicucci una conduzione imitativa
A questo si aggiunge che Federica Panicucci nel condurre il programma cambia il suo stile di conduzione. Da quando ha cominciato a calcare i palchi televisivi una delle caratteristiche della Panicucci è stata la velocità (fin troppa a volte) sia di parola che di gestione delle situazioni. Continua a farlo a Pomeriggio Cinque e non sembra che questo la danneggi. A Concerto di Natale, invece si è imposta di rallentare. Sarà per riguardo nei confronti del Vaticano, sarà perché qualcuno avrà insistito ma tant’è.
Il problema è che nel farlo tende ad assomigliare, non so quanto volutamente, a Milly Carlucci. In modo impressionante nel tono della voce (ho provato a chiudere gli occhi e ascoltarla e sembrava fosse la Carlucci a condurre il programma) ma anche negli atteggiamenti, nei movimenti delle mani, nell’acconciatura. Solo che in questa “imitazione” dato che non le appartiene, appariva tutta l’affettazione e l’insincerità di quello che sta dicendo. Un po’ come quando Crudelia De Mon cerca di convincere la coppia a cederle la cucciolata di dalmata.
Due ultime osservazioni che non credo abbiano aiutato il programma. Va bene che è stato registrato il 14 dicembre, probabilmente di pomeriggio, però vedere esibirsi dei bambini fino all’una di notte è un po’ stridente soprattutto la sera di Natale. Poi ad un certo punto è stato annunciato come ospite uno dei gruppi storici della disco music anni ’70: The Tramps. Loro hanno riproposto uno dei maggiori successi, presente anche nella colonna sonora di Saturday Night Fever: Disco Inferno. È inutile sottolineare che sentire risuonare quelle note all’interno dell’Auditorium della Conciliazione e soprattutto vedere i tanti alti prelati presenti muoversi a ritmo quando non filmare con lo smartphone l’esibizione è stato davvero straniante. Sembrava di essere stati improvvisamente catapultati in una delle parodie di Fratelli di Crozza e invece era Canale5 la sera di Natale.