Benedetta Tv-Bianca Guaccero e Giorgia aprono ufficialmente il Festival, il flop di Petrolio segno dei tempi

C’è Posta per Te ieri ha aperto con Amadeus e Giovanna Civitillo, unici ospiti vip della serata. Ha raccolto 4 milioni e 600mila spettatori e ha raggiunto il 32%. Ora o Mai Più su RaiUno ha totalizzato esattamente la metà il 16%. Insisto: possibile che l’unica forma di varietà a cui si riesce a pensare sia la gara canora? Alla vigilia della partenza del Festival per giunta? Un po’ di comicità magari avrebbe pagato di più, visto che subito dopo Gramellini su La7 che ottiene il 5.8% terzo ascolto della serata troviamo Rete4 che con un film non proprio recentissimo …Altrimenti Ci Arrabbiamo raggiunge comunque il 5.3% con quasi un milione di telespettatori.
Prima Festival, l’inizio ufficiale della 75ª edizione del Festival della Canzone Italiana.
Da ieri dopo il TG1 e prima di Affari Tuoi non c’è più 5 Minuti con Bruno Vespa ma Prima Festival rubrica di anticipazioni in diretta da Sanremo. Quest’anno la conduzione è affidata a Bianca Guaccero, Gabriele Corsi e Mariasole Pollio (chi?). Buon debutto 26.5%. Dopo i saluti di circostanza è andata in onda una conversazione di Guaccero con Giorgia. Più che una vera intervista è stato un “in bocca al lupo” vicendevole tra due delle protagoniste degli ultimi mesi televisivi. Un modo non banale di aprire ufficialmente l’appuntamento più importante della stagione. Il programma è proseguito con Gabriele Corsi che ha incontrato Achille Lauro (il favorito per la vittoria finale da parte dei bookmaker) e un’altra agghiacciante intervista per la completa assenza di contenuti di Mariasole Pollio (chi?) a Rkomi. Carlo Conti, padrone di casa, non pervenuto se non per un paio di minuti in cui ha fatto quella che somigliava più a una telepromozione per un’automobile che a un intervento. Va bene l’understatement ma così non è un po’ troppo?

Riprende Petrolio con una formula assai strana. Ma nessuno sembra farci caso
Su RaiTre è ripartita la rubrica di approfondimento Petrolio condotta da Duilio Gianmaria. Il programma nato nel 2013 in seconda serata su RaiUno è prima passato in prima serata su RaiDue nel 2019 e finalmente approdato su RaiTre l’anno scorso. Quando è nato il titolo voleva indicare le ricchezze nascoste – così come l’oro nero è celato nel sottosuolo – del nostro paese che il programma si proponeva di mettere in luce. Col passare del tempo Petrolio ha assunto più il senso del titolo dell’ultimo romanzo incompiuto di Pier Paolo Pasolini, che si proponeva di rivelare le trame internazionali che avevano portato alla morte di Enrico Mattei. In ogni puntata viene affrontato un fatto che ha rilevanti collegamenti con i poteri economico politici che si muovono più o meno oscuramente, nel governo del mondo.
Il fatto curioso è che in questa 14ª edizione il programma ha perso totalmente qualunque criterio di programmazione. Ieri è andata in onda la prima puntata, per la seconda dovremo aspettare il primo aprile. Si ignorano le ragioni della scelta. Ieri non è andata benissimo per usare un eufemismo 2.9% con mezzo milione di spettatori.
Dalla morte di Mike Lynch a Star Link le guerre per la cybersicurezza
Il punto di partenza del racconto di Gianmaria è stato il naufragio del panfilo Bayesian avvenuto a fine agosto scorso al largo di Palermo. In quella tragedia ha perso la vita Mike Lynch tycoon e ingegnere informatico inglese. È un affondamento su cui devono essere ancora chiarite molte cose. I dubbi non potranno essere definitivamente risolti prima del recupero dell’imbarcazione che avverrà la prossima primavera. Ma della morte di Mike Lynch si è molto parlato perché il magnate britannico è stato anche l’inventore di un software in grado di compiere ricerche molto accurate su dati non aggregati. Per farci capire ha inventato un programma che in pochi secondi (o forse frazioni di secondo) è in grado di trovare il proverbiale “ago nel pagliaio”.
Si tratta del software alla base di tutti i sistemi di raccolta di informazioni e di cybersecurity che vengono utilizzati dai servizi di sicurezza dei maggiori paesi del mondo, compreso Star Link di Elon Musk. I sospetti che la scomparsa di Lynch sia meno accidentale di quello che sembra sono alimentati dal fatto che 48 ore prima del naufragio il suo socio è stato ucciso, investito da una macchina mentre faceva jogging in Inghilterra. Insomma di ciccia per un racconto appassionante ce n’era tanta. Però tutta la prima parte è stata dedicata all’affondamento del panfilo, su cui, come ho detto, non c’è ancora nulla di certo mentre i legami tra il lavoro di Lynch e i grandi gruppi che si stanno contendendo il controllo dei nostri dati personali è stato relegato alle ultime battute del programma. Se si fosse partiti da Star Link, il suo funzionamento per poi arrivare ai possibili oscuri legami con la morte di Lynch e del suo socio certamente l’interesse del pubblico sarebbe stato maggiore. Ma forse, visto i tempi, non gliel’avrebbero consentito.