Benedetta Tv – Caro Mago Forest, per far ridere non servono i talent show. Diego Bianchi con Propaganda Live ci riesce benissimo

Ieri sera The Voice Senior ha di nuovo vinto facilmente la serata con il 23.3%. Le Onde del Passato su Canale 5 totalizza dieci punti e più di un milione e mezzo di spettatori in meno e si ferma al 13.5%. La cronaca nera di Quarto Grado porta Retequattro sul podio con il 9.8%. Subito dopo su La7 Propaganda Live, che ottiene un buon 6.4%. Il resto delle reti si divide le briciole restanti.
Lol Talent Show su Prime: un format tutto sbagliato
Da una decina di giorni sono disponibili su Prime le quattro puntate della seconda edizione di Lol Talent Show. Condotto da Michele Foresta, in arte Mago Forest, è un programma volto a determinare uno dei partecipanti alla nuova edizione di LOL Chi Ride è Fuori che sarà disponibile il 27 di questo mese. La trasmissione presenta dieci talenti comici “debuttanti” (almeno in tv), che vengono giudicati da una giuria ed eliminati via via finché non viene eletto il vincitore.

Quanto LOL è stato un format che ha dato una scossa al mondo della comicità e ha offerto nuove prospettive a questo genere televisivo, tanto Lol Talent Show si mostra debole e poco efficace soprattutto nel principale fine di un programma comico: fare ridere. Questo non per scarsezza dei comici, ma per l’esatto contrario. I giudici Elio, Lillo Patrolo e Katia Follesa sono comici di primo livello. Per abitudine o dovere commentano le esibizioni con battute spesso migliori di quelle dei concorrenti. Lo stesso Mago Forest dà il meglio di sé quando è contestato dalla Gialappa’s Band o da Fabio Fazio. Da solo tende a esagerare. Tutto questo genera un’overdose di battute che tramortisce lo spettatore più che divertirlo. La formula del Talent Show e la comicità non vanno d’accordo. Altre volte si è tentata questa strada come con Eccezionale Veramente con gli stessi scarsi risultati. È davvero così difficile imparare dai propri errori?
La Social Top Ten di Propaganda dimostra che la satira si può ancora fare
Si ride molto di più nella parte finale di Propaganda Live, dedicata a una classifica dei post social più interessanti della settimana. Diego Bianchi è stato il primo, fin dai tempi di Gazebo a ribaltare il meccanismo tipico dei social che commentano la realtà, instituendo questo momento in cui è la tv che commenta quello che avviene sui social. È anche stato il primo a capire che, quasi sempre, quello che fa più ridere non è il post in sé ma le reazioni dei follower.
Così, ogni settimana, capiamo come nascono i meme più popolari del web. Ieri si è (s)parlato del prezzo delle chiacchiere di Iginio Massari, della nuova gravidanza di Peppa Pig intervistata per l’occasione da Good Morning Britain, delle risposte di Gianni Sperti intervistato a Verissimo, che hanno generato moltissimi video di imitazione e del nuovo inno del Bayern Monaco sulle note di Montagne Verdi di Marcella Bella. Una delle cose più divertenti è stato il nuovo trend di TikTok in cui uomini sessantenni da ogni parte del mondo, dalla Slovenia al Giappone, si esibiscono in improbabili coreografie. La cosa curiosa è che spesso i brani musicali appartengono al repertorio della trap italiana. L’ironico commento di Bianchi «È bella la globalizzazione eh?» sintetizza molto meglio di mille discorsi di esperti di comunicazione quale sia la caotica realtà in cui viviamo.

Un’idea pasoliniana sessant’anni dopo
Uno dei punti della Social Top Ten è dedicato alla “posta del cuore”. L’inviato del programma Leonardo Parata incontra signore attempate in città di provincia e sottopone loro quesiti sulla sessualità fingendo che siano lettere arrivate in redazione. L’idea ricalca un po’ quella di Pier Paolo Pasolini e del suo famoso documentario del 1964 Comizi d’Amore. Ieri sera Parata era a Olbia. Tutte le volte le risposte delle intervistate dimostrano che oggi il senso del pudore (ripeto stiamo parlando di Olbia e non del centro di Roma o Milano) è molto più spregiudicato ed evoluto di quello che siamo abituati o portati a pensare dalla narrazione “ufficiale” dei media. Detto questo fa molto ridere, altro che Zelig o Lol Talent Show.