Benedetta Tv – Caterina Balivo e la tremenda celebrazione del compleanno di Mina

Continua il successo di Stasera Tutto È Possibile, che con il 16.4% porta Rai 2 sulla vetta della classifica degli ascolti del prime time. Rai 1 si piazza al secondo posto con Morgane – Detective Geniale 4 che ottiene il 12.3%. Canale 5 con il film polpettone Riscatto d’Amore arriva addirittura quarta toccando il 9%. Meglio fanno sia Le Iene Show con il 10.5% che Giovanni Floris su La7 con DiMartedì, che raccoglie un milione e mezzo di spettatori con il 9.4% d share.
Va bene non controprogrammare, ma siamo sicuri che tenere la rete ammiraglia sotto il 10% non arrechi un danno a Mediaset più grave della protezione che questa “pax televisiva” garantisce ad alcuni programmi delle reti del biscione?

Caterina Balivo prova a cavalcare il compleanno di Mina, ma le va male
Ieri 25 marzo è stato anche il compleanno di Mina. Un compleanno importante, 85 anni. In tutti i programmi, dai tg ai game show, le sono stati fatti gli auguri che giustamente spettano a una delle più grandi artiste italiane. Caterina Balivo a La Volta Buona ha pensato di dedicarle buona parte della trasmissione. Mina si è ritirata dalla scena pubblica nel 1978 ed è molto riservata e attenta a non fornire immagini e particolari sulla sua vita privata. Artisticamente, invece, non si è mai davvero ritirata. Più o meno una volta l’anno esce un suo disco con nuove canzoni e cover in cui interpreta quello che più la colpisce della musica italiana e internazionale.
Per celebrarla c’erano due possibili strade. Sfruttare questa sua passione per la musica (l’ultima sua foto pubblica risale al 2019 e l’ha diffusa sua figlia Benedetta. La ritrae mentre sta guardando video di rapper venezuelani) e invitare artisti che negli ultimi anni hanno collaborato con lei, la scelta è vastissima, va da Manuel Agnelli a Blanco, passando addirittura per gli Elio e Le Storie Tese. Oppure coinvolgere i suoi amici di un tempo (quelli ancora in vita) per ricordare i “bei tempi andati”. Balivo purtroppo ha optato per quest’ultima soluzione.
Diventare vecchi è brutto: forse sarebbe meglio non sottolinearlo
Il problema è che l’età porta con sé una serie di problematiche che fanno un po’ a pugni con la comunicazione televisiva. L’ospite più giovane è stato Leopoldo Mastelloni, 80 anni, poi a seguire Valeria Fabrizi, 88 e Wilma De Angelis addirittura 95. Se poi si aggiunge Giancarlo Magalli, una delle presenze ricorrenti di La Volta Buona, che di anni ne ha 78 è facile immaginare che l’impressione è stata quella di trovarsi in un reparto geriatrico piuttosto che in un salotto televisivo. I discorsi ne sono stati l’inevitabile conseguenza. Quasi sempre a una domanda di Balivo sono seguite risposte un po’ surreali che subito perdevano il punto della questione perdendosi in divagazione di cui era difficile mantenere il senso. Nel caso della povera De Angelis poi spesso fraintendimenti e silenzi hanno reso ancor più imbarazzanti i dialoghi.
Il parallelismo Mina, Raffaella Carrà: perché confondere il burro con la ferrovia?
L’idea “geniale” di Balivo per uscire da questo “cul de sac” è stata quella di aprire un racconto parallelo su Raffaella Carrà, basandosi sull’inesistente rivalità con Mina, nata ai tempi di Milleluci. A parte l’ineleganza della scelta che porta a mettere sullo stesso piano un’artista scomparsa con una ancora vivente, è ora di sfatare un mito. Milleluci è stato un programma andato in onda per 8 puntate nella primavera del 1974. Ogni puntata durava poco più di un’ora ed era dedicata a uno dei generi della storia dello spettacolo italiano, dalla Radio, al Cabaret, al Musical. Andava in onda dopo Carosello, alle 20.40 e dunque alle 21.45 era terminato, quando oggi comincia la prima serata. Oggi si parlerebbe di Access Prime Time il regno di Affari Tuoi, per intenderci. Con una non trascurabile differenza. Un programma di quel tipo oggi è prodotto in serie, nel senso che in una giornata ne vengono registrate tre o quattro puntate.
Per una puntata di Milleluci, Antonello Falqui, ideatore e regista del programma, pretendeva una settimana di prove, con gli artisti che dovevano essere a disposizione per tutta la giornata in modo che il risultato fosse perfettamente aderente all’idea in cui l’aveva immaginato. Stiamo parlando di un mondo diametralmente opposto a quello di oggi, dove i conduttori a volte arrivano all’ultimo momento e leggono sul gobbo quello che devono dire senza nessuna preparazione ulteriore. Per non parlare del costo che avrebbe oggi produrre un programma del genere. Qualunque intervista ai protagonisti di Milleluci rivela che in quella situazione si sono sviluppati rapporti orientati alla solidarietà per sopportate lo stress. La stessa Carrà ha più volte raccontato che lei e Mina terminata la giornata tornavano nell’appartamento che condividevano e passavano la serata giocando a carte per scaricare la tensione. Altro che rivalità.
Non sono più i tempi di Milleluci, ma un po’ più di cura nella costruzione dei programmi si può avere
Certo la puntata di La Volta Buona è stata farcita di spezzoni di tv di storiche apparizioni di Mina, un po’ sempre le stesse però. L’intervista di Sandro Ciotti in cui appare anche un piccolo Massimiliano Pani che rivela di non gradire Claudio Villa, Tintarella di Luna, Mina e Celentano e, naturalmente, Milleluci. Che ieri fosse l’85° compleanno di Mina non è stato un avvenimento improvviso.
Non si sarebbero potuti realizzare dei contributi un po’ più curati? Perché giocare sempre e solo sull’effetto nostalgia che ovviamente regala risentire una delle voci più belle della storia della nostra canzone? Per rendere davvero omaggio a Mina sarebbe stato meglio raccontare perché ha svolto e continua a ricoprire un ruolo importantissimo nella musica pop. È stata il punto di rottura e di evoluzione tra la canzone tradizionale derivata dal melodramma a una concezione nuova e più internazionale dell’intendere la musica italiana. Prima di lei il simbolo della nostra melodia era Nilla Pizzi. Lei sì che ha sofferto della rivalità e del mondo nuovo che nel 1961 Mina portò sul palco di Sanremo con Le mille bolle blu. Ad un certo punto ieri a La Volta Buona Valeria Fabrizi ha provato ad accennare alla questione, ma Balivo non ha colto e ha fatto finta di nulla, chissà perché tutto ciò non mi stupisce affatto.