Benedetta Tv – La puntata di Ballando con le Stelle vince la sfida Auditel e quella di… puntata più ‘pazza’ del mondo
Grande trionfo per Milly Carlucci e la sua sempiterna creatura Ballando con le stelle che totalizza il 29% con 4milioni e mezzo di telespettatori. Canale5 con i ragazzetti de Il Volo in concerto si ferma al 13.7% ma era una replica (perché?). Al quarto posto troviamo Rete4 con il 5.8% degno di citazione perché per l’ennesima volta quasi un milione di persone ha scelto di rivedere … continuavano a chiamarlo Trinità.
Benedetta Tv – La puntata di Ballando con le Stelle vince la sfida Auditel
Ma torniamo a Ballando. Ascolti record certo. C’è da dire che il programma è terminato all’1.30 il che aiuta molto. Ma nella puntata di ieri sera è davvero accaduto di tutto. E, per la prima volta, anche Milly ha dato segni di fare fatica a gestire quello che stava succedendo. Prima c’è stato il ritiro di Nina Zilli per i postumi dell’infortunio occorsole che non le hanno consentito di continuare la gara.
Poi è stata la volta di Federica Pellegrini che ha dovuto sostituire, di nuovo, il suo maestro di ballo dopo l’affaire Madonia. Affaire che ha portato all’allontanamento del ballerino e alla sua sostituzione con Samuel Peron (storico maestro di Ballando che era accorso per l’emergenza) infortunatosi anche lui durante le prove. Quindi la supercampionessa di nuoto si è esibita con Pasquale La Rocca (ex maestro di Nina Zilli). Infine Guillermo Mariotto è scomparso improvvisamente dal banco dei giudici, complicando il rito delle votazioni delle coppie che si stavano esibendo.
La puntata più ‘pazza’ del mondo
Insomma un colpo di scena via l’altro. Che non fosse tutto organizzato si è capito dallo smarrimento di Milly. La conduttrice, più di una volta, si è guardata intorno per capire come continuare e nel finale. Quando i concorrenti sono stati richiamati sul palco per stilare la classifica, in realtà è sembrato, per un momento, che si stesse procedendo ad un’eliminazione, con i visi attoniti delle coppie più quotate che non capivano cosa stesse succedendo. Ora tutti, Milly e il cast, avranno due settimane per riprendersi dato che sabato prossimo Raiuno trasmetterà la diretta della prima della Scala. Certo che i picchi di adrenalina di ieri sera saranno difficilmente ripetibili.
In Altre Parole: Errori e superficialità
In una serata così dominata da Raiuno ha fatto un buon ascolto anche La7 con la rubrica settimanale In Altre Parole. Massimo Gramellini conduce un programma molto ambizioso, incentrato sulle parole, o meglio sulla parola. È una grande idea. Per la cultura occidentale è proprio la parola l’origine di ogni cosa, ciò che ci distingue come genere umano. Un tema straordinario che apre abissi di senso e praticamente inesauribile peccato che sia trattato in modo superficiale e solo come pretesto per commentare banalmente, da buoni ultimi, i fatti della settimana. Innanzitutto ci sono gravi errori strutturali. Il programma è sfilacciato: si propone di raccogliere le parole della settimana e non c’è mai, neppure graficamente, un momento che aiuti il telespettatore a capire quali siano. Tutto si affastella in modo caotico e soprattutto mancano totalmente i collegamenti tra un segmento e l’altro. Il secondo errore riguarda il trattamento degli ospiti.
Non si capisce perché alcuni intervengono e poi vanno via mentre altri restano senza venire però più interpellati ricoprendo il ruolo di belle statuine. Un esempio su tutti: ad un certo punto entra in studio Saverio Raimondo (che tra l’altro fa parte del cast fisso) fa il suo pezzo satirico e viene invitato a sedersi nel parterre ma è come se non ci fosse, Gramellini non torna mai da lui neppure per una sottolineatura o per una battuta di alleggerimento. Il povero Raimondo, da comico di razza qual è, ci prova a intervenire ma viene zittito. Le rarissime volte in cui a un ospite viene chiesto un parere su quello di cui si sta parlando anche se non lo riguarda direttamente emerge la grande superficialità con cui vengono gestiti i contenuti della trasmissione. È accaduto due volte ieri sera con Paolo Nori.
Gramellini fa il passo più lungo della gamba
Lo scrittore emiliano per svicolare da una domanda sugli haters e il clima d’odio che si respira in rete cita Iosif Brodskij dicendo che il ruolo degli intellettuali è quello di dire cose belle. Gramellini dice «ok va bene» e tutto si ferma lì. In Altre Parole è un talk show che, come di deduce dal titolo, si occupa di parole. Iosif Brodskij è quello che quando nel 1987 fu insignito del premio Nobel per la letteratura, alla cerimonia di consegna disse che il poeta sa che la parola non è il suo strumento ma è lui stesso (il poeta) a essere strumento della parola.
La cultura del 900
È un concetto che sintetizza tutta la cultura del 900, è Heidegger e Lacan, certo non ne parlerei ad Affari tuoi ma, santo cielo, è un programma che si occupa di parole! Mezz’ora dopo c’è Barbara Bobulova che promuove il film in cui è protagonista (Per il Mio Bene) e mostra una scena in cui Stefania Sandrelli drammaticamente le rivela di non essere la sua madre biologica. Gramellini pensa bene di rivolgersi di nuovo a Paolo Nori chiedendogli «tu che sei uno scrittore come racconteresti il dramma di una madre adottiva?» (giuro che l’ha proprio fatto!). Ovviamente lo scrittore a balbettato un «…non so…».
La figura di Gramellini
Ma davvero Gramellini pensa che un romanzo nasca così all’impronta perché qualcuno ti chiede «Tu questa cosa come la racconteresti?». Si ha come l’impressione che il programma più che raccogliere e riflettere sul valore delle parole cerchi di collezionare frasi ad effetto consolatorie. Quelle con cui da adolescenti riempivamo le Smemorande. Anche se spesso era per fare colpo su qualcuno più che per amore del sapere. Esercizio e compito quanto mai utile in questo momento di svalutazione del senso e di fake news imperanti. Caro Gramellini non ci si inventa Fabio Fazio dall’oggi al domani.
Tv talk una sfida difficile
Tv Talk da anni caratterizza il sabato pomeriggio di Raitre. Il programma coincideva con la figura del suo inventore e conduttore Massimo Bernardini. Profondo conoscitore dei meccanismi televisivi l’anno passato ha deciso di ritirarsi dopo vent’anni di onorata carriera. La conduzione è stata affidata a Mia Ceran persona garbata e mai sopra le righe ma certamente non competente come Bernardini. Ieri il programma ha raggiunto il 7.8% con quasi un milione di telespettatori. Il fatto che gli ascolti non si discostino da quelli delle precedenti edizioni dimostra una cosa. Che la pur difficile sfida di sostituire una figura come Bernardini è stata vinta. Il merito non è però ascrivibile totalmente alla Ceran. Ci troviamo, infatti, di fronte ad un esperimento di conduzione corale.
La conduttrice presenta gli ospiti ma le domande più approfondite vengono poste da Cinzia Bancone, Silvia Motta e Sebastiano Pucciarelli. Storici collaboratori di Bernardini, che lui consultava saltuariamente durante il programma. Una sorta di autori in scena che sgomitando cercavano di apparire più intelligenti del loro capo. Ora invece sono ufficialmente coprotagonisti e, certamente, la fluidità e il ritmo della trasmissione ne trae giovamento. Dopo vent’anni TVTalk è entrato di diritto nel panorama della normalità della televisione italiana un po’ come Gigi Marzullo. Una presenza ormai talmente familiare da diventare abitudine.