Benedetta Tv – la sfida di Capodanno: i cambi d’abito della Panicucci e la pessima regia di Raiuno
Ieri sera oltre il 60% degli ascolti televisivi se lo sono divisi Canale5 e RaiUno con i due concerti/festa in attesa della mezzanotte trasmessi da due piazze molto vicine tra loro. Marco Liorni era in diretta da Piazza Indipendenza di Reggio Calabria, mentre Federica Panicucci e Fabio Rovazzi dalla piazza del Duomo di Catania, appena al di là dello stretto di Messina. Il risultato ha sorriso a RaiUno che ha ottenuto il 36.8% contro il 25.3%. In termini assoluti 2milioni di persone in più hanno scelto di seguire Liorni. Il resto degli ascolti si è distribuito sulle altre reti con percentuali irrisorie se si eccettua il risultato di RaiDue che con Gli Aristogatti ha ottenuto il 7.1% con più di un milione di telespettatori (del resto i bambini andavano pure intrattenuti mentre ci si strafogava di cotechino e lenticchie). L’Anno che Verrà e Capodanno in Musica hanno fatto da colonna sonora all’arrivo del 2025. Due programmi simili ma con delle sostanziali differenze che ora cercheremo di analizzare.
Anno che Verrà e Capodanno in Musica: non solo due concerti
Dal punto di vista del cast i due programmi si sono equivalsi. Ricchi e Poveri, J-Ax, Arisa, Ermal Meta, Patty Pravo, Rettore Anna Oxa su Raiuno; Umberto Tozzi, Paola e Chiara, Baby K, Mietta, Riccardo Fogli, Emma Marrone su Canale5. Un mix di evergreen e hit per fare cantare e ballare il pubblico delle piazze. Poco da dire anche sulla conduzione, Marco Liorni ha fatto il suo, come Rovazzi. Del resto si trattava di annunciare e disannunciare cantanti che si esibivano sul palco. Federica Panicucci ha cominciato in modalità Milly Carlucci, ma via via che ci si avvicinava alla mezzanotte l’anima da dj è venuta fuori. Ha cominciato a parlare a mitraglietta forse sentendo la sfida dei tanti conduttori delle radio del gruppo Mediaset che ogni tanto comparivano sul palco per gli auguri di buon anno. Non si sono contati i cambi d’abito della conduttrice, praticamente uno dopo ogni blocco pubblicitario. Data la situazione live e la temperatura un’impresa non da nulla. Dopo la mezzanotte entrambe le reti hanno offerto un mini concerto: Cristiano Malgioglio su RaiUno e Gigi D’Alessio su Canale5. Ma veniamo alle differenze.
La messa in scena de L’Anno che Verrà è stata molto diversa rispetto a quella di Capodanno in Musica. Lo show di RaiUno prevedeva un consistente corpo di ballo e l’orchestra dal vivo diretta da Stefano Palatresi. Invece su Canale5 gli artisti cantavano su basi registrate, e solo i ragazzi di Amici hanno avuto delle coreografie realizzate da altri “studenti” della “scuola” di Maria De Filippi. Perché, avendoli a disposizione, nessuno ha pensato di fare un corpo di ballo che potesse accompagnare le performance di tutti gli artisti? Maria non ha dato il permesso? Anche dal punto di vista scenografico, Capodanno in Musica presentava una soluzione molto classica: un grande ledwall con cui, graficamente, venivano corredate le esibizioni sul palco.
Mentre L’Anno che Verrà godeva di una meravigliosa e particolare scenografia di Marco Calzavara con elementi luminosi in continuo movimento e un palco immenso, molto profondo, con una penisola che arrivava in mezzo al pubblico dove ballerini e artisti potevano muoversi a piacimento. Il programma condotto da Marco Liorni non ha sfruttato questi vantaggi, non da poco. Anzi l’immagine televisiva di Canale5 era decisamente migliore di quella offerta da RaiUno.
Notte di Capodanno: la regia di un evento live non si improvvisa
La regia di Capodanno in Musica è stata molto dinamica e pulita. Ogni artista è stato ripreso nei momenti fondamentali della sua esibizione, anche gli stacchi sul pubblico sono stati fatti al momento giusto, così come le immagini dall’alto della piazza. Al contrario su RaiUno la maggiore ricchezza di elementi non è mai stata sottolineata. L’orchestra dal vivo relegata sul fondo del palco non è mai stata ripresa. Lo stesso si dica dei balletti e delle coreografie. Sempre e solo particolari, al massimo una coppia di ballerini, quando sul palco erano almeno quindici. Mai uno stacco a tempo (e si sta parlando di un programma musicale). Ma anche nei pochi momenti di parlato, spesso le telecamere giungevano a inquadrare i protagonisti in ritardo.
Anche la bellissima scenografia di cui abbiamo parlato era illuminata malissimo poi, certo, doveva avere un effetto meraviglioso per la piazza, ma le insistite inquadrature in campo lunghissimo in cui si vedevano sì i giochi di luce del palco ma i cantanti sembravano formiche non avevano molto senso per lo spettatore televisivo. Insomma un vero disastro. La regia di Capodanno in Musica è stata affidata a Luigi Antonini storico regista di X-Factor e, negli ultimi anni, Battiti Live, abituato dunque a questo tipo di programma. Per L’Anno che Verrà la scelta è ricaduta su Stefano Mignucci noto per essere il regista di Affari Tuoi. Tra un programma registrato in studio e uno spettacolo musicale in diretta c’è una bella differenza. Non per importanza ma sono due cose diverse e ieri si è visto benissimo.