Benedetta TV – Milo Infante fa scuola su RaiDue, ma Diaco ne approfitta fino a un certo punto 


Ieri sera RaiUno ha trasmesso la diretta di Italia Germania, valida per i quarti di finale della Nations League. Più di 8 milioni di persone hanno scelto di seguire il match che come share ha monopolizzato la serata con il 37,9%. Italia – Germania non è una partita come le altre. Fin dai Mondiali del 1970, quando finì 4-3 per noi e fu eletta partita del secolo. Poi fu anche la finale dei Mondiali del 1982 in Spagna, e la semifinale di quelli del 2006.

Insomma è la partita delle partite per quanto riguarda le nazionali europee. Ieri nonostante la sconfitta, la maggior parte del pubblico l’ha comunque seguita fino alla fine. Questo ha fatto sì che tutte le altre reti siano state schiacciate. Canale5 ha scelto di contrastare il calcio trasmettendo per l’ennesima volta Titanic, ottenendo il 10,4% e risultando l’unico canale in doppia cifra della serata. Il film di James Cameron si rivela un amuleto come per anni lo è stato Via Col Vento. Sono convinto che qualsiasi altra scelta sarebbe stata più penalizzante.

Milo Infante con Ore 14 sta diventando un appuntamento irrinunciabile per gli appassionati di cronaca nera

Nel primo pomeriggio di RaiDue c’è Ore 14. Il programma di Milo Infante va sempre meglio. Supera costantemente il milione di telespettatori con uno share medio del 10%. Ogni giorno aggiorna le storie di cronaca nera più popolari e, ovviamente, presenta quelle più recenti. Milo Infante lo fa benissimo. Si basa sempre e solo sui fatti, non ci sono sproloqui sui massimi sistemi, nessuno urla o va sopra le righe. Riesce a ottenere questo clima quasi “anglosassone” di hard news con delle scelte precise. Invita sempre giornalisti competenti e non inclini all’autoaffermazione (ieri Stefano Zurlo).

Tiene le presenze più “ingombranti” come la criminologa Roberta Bruzzone in collegamento anziché in studio, così da gestire la sua presenza al meglio. Valorizza e non si scorda mai di sottolinearlo, la struttura della TGR. Si tratta della vera ossatura del sistema giornalistico della Rai. Sparsa su tutto il territorio è molto spesso sottoconsiderata dai programmi di infotainment che preferiscono servirsi di propri inviati. L’essere così coinvolti fa sì che i servizi e le interviste siano realizzati con una grande cura non così frequente nelle trasmissioni Rai.

Don Diaco e la posta del cuore di Valeria Marini: ma che davero davero?

Chi più sta guadagnando dal successo di Milo Infante è Pierluigi Diaco con Bella Ma’. La sua finta gara generazionale si è stabilizzata ormai attorno al 7%.  Un risultato più che buono per RaiDue. Il programma prevede una serie di rubriche settimanali affidate ad altrettanti personaggi che le gestiscono. Il Martedì si parla di teatro e recitazione con Nancy Brilli, oggi si canterà con Rita Forte, il giovedì è il turno de La posta del cuore con Valeria Marini.

Valeria Marini che offre consigli sentimentali davvero non si può sentire

A parte che farsi consigliare in materia di affettività da Valeria Marini è un po’ come fidarsi dei consigli di investimento di Wanna Marchi ma, se scegli di farlo, a quel punto ci devi credere. Devi cercare di andare fino in fondo all’azzardo, trattarla come fosse Paolo Crepet o Umberto Galimberti. Invece no. Diaco mostra di vergognarsi un po’ della situazione. Non smette di rintuzzare Marini accusandola si essere fuori posto in un programma come Bella Ma’, va bene, ma chi ce l’ha invitata? Fingere di scandalizzarsi per esaltare la comicità è un meccanismo che funziona se lo sai fare. Il problema è che Diaco non è Fabio Fazio e, soprattutto Valeria Marini non è Luciana Littizzetto. La showgirl ex Bagaglino dice delle scemenze di una banalità sconcertante. Prenderne le distanze le fa risultare ancora più prepotentemente tali.

Una delle lettere a cui Marini era chiamata a rispondere è stata la richiesta su quale fosse il giusto abbigliamento per partecipare a una partita di “strip poker”. A sentire questa parola Diaco ha deciso di abbandonare lo studio perché «a Bella Ma’ espressioni come “strip poker” non si possono usare», manco avesse detto gangbang o threesome. Salvo rientrare dopo qualche minuto perché mentre Valeriona delirava non si capiva più che cosa stesse succedendo. Visto il buon ascolto che Ore 14 lascia in eredità un po’ più di cura nella scrittura del programma sarebbe doverosa.