Benedetta Tv: nostalgia della tv dei ragazzi
Poco da dire sui risultati di ieri sera. The Voice Kids su Raiuno ha dominato con il 24% e Canale5 con Il Patriarca 2 non va oltre il 13.2%. Propaganda Live su La7 e Fratelli di Crozza sul 9 oltre che negli argomenti pareggiano anche negli ascolti: 5.7%. Sarà interessante la prossima settimana, visto che per Maurizio Crozza quella di ieri è stata l’ultima puntata dell’anno, mentre Diego Bianchi chiuderà venerdì. È molto probabile un travaso di pubblico, staremo a vedere.
Che nostalgia della tv dei ragazzi
C’è però un programma nel daytime quotidiano di Raitre che in questa stagione ha compiuto quarant’anni e che, cheto cheto, continua a raccogliere ascolti senza mostrare segni di stanchezza. Anche Ieri ha registrato l’11% con 1milione e 100 mila telespettatori.
Geo ideato e condotto da una figura mitica della divulgazione Folco Quilici, dal 1998 vede alla sua guida Sveva Sagramola. Quando cominciò a condurre la rubrica dedicata alla natura e alla salvaguardia dell’ambiente, era la tipica “pariolina” con annesso birignao, laureata in lettere alla Sapienza in Antropologia e trattava l’ecologia con l’orgogliosa consapevolezza di essere una divulgatrice d’avanguardia. Oggi è una signora bene di Roma Nord, che si muove nello studio come fosse nel suo attico di Vigna Clara. L’intercalare più frequente che utilizza parlando con i suoi ospiti è «Che bbello!» e si rivolge ai suoi interlocutori con «Cara» e «Caro». Nonostante questi atteggiamenti difficili da sopportare il successo del programma si conferma di anno in anno. Qual è il segreto?
Geo: il linguaggio delle fiabe
Dal 1999 al 2010 (in coincidenza con l’arrivo della Sagramola alla conduzione) la rubrica è andata in onda subito dopo la “tv dei ragazzi” che caratterizzava la programmazione di Rai3 del pomeriggio. Sto parlando di trasmissioni storiche come Trebisonda e, soprattutto, Melevisione. Questa contiguità ha fatto sì che i documentari e i temi del programma venissero presentati come se il pubblico fosse costituito da bambini, con l’enfasi e lo stupore tipico delle favole. Un linguaggio che è rimasto cifra del programma anche se ormai da quindici anni la tv dei ragazzi si è spostata su RaiGulp. Ieri nel documentario iniziale che descriveva la vita di un paese della Val di Fassa, la voce narrante presentava espressioni quali «… aggiunge legna nella pancia calda della vecchia stufa» oppure «… taglia le rape in fette sottili come veli…» descrivendo in terza persona le azioni che si stavano vedendo proprio come in un racconto fiabesco.
Nel presentare un successivo contributo Sveva Sagramola dice «con queste immagini attraverseremo il bosco per raggiungere due posti molto rassicuranti e poetici». La storia di una start up torinese che raccoglie il pane avanzato dai forni a fine giornata e lo utilizza per produrre birra viene presentata con il titolo “Bollicine di Pane”. Anche le musiche utilizzate sono molto idilliache: arpe, pizzicati, voci eteree in stile Enya. Con le notizie ansiogene da cui siamo bombardati quotidianamente che molti provino ristoro in un mondo descritto così è perfettamente comprensibile.
È cominciato il tormentone su Sanremo 2026
Ieri sera in apertura di Propaganda Live Diego Bianchi ha posto la sua candidatura alla conduzione dell’edizione del Festival di Sanremo 2026. Dopo la sentenza del TAR ligure sarebbe infatti possibile (anche se poco probabile) che la kermesse canora venga organizzata da La7, o da chiunque altro convinca il comune di Sanremo di poterlo fare. È stata una boutade in perfetta coerenza con la linea satirica del programma. Ma, come spesso accade di questi tempi, già prima della fine della puntata era già trend topic sui social e, cosa più grave, lanciata come notizia dalle più importanti agenzie di news. È vero che quando si tratta di ironia in molti si perdono per strada, però se è questo il livello dell’informazione nostrana siamo davvero messi male.