Benedetta Tv-Roberto Lipari e Sergio Friscia rivitalizzano Striscia, sul nove la vanagloria di Mogol

Striscia La Notizia

Come previsto la partita Milan – Roma valida per i quarti di finale di Coppa Italia che ieri è stata spostata su Canale5 da Italia1 ha ampiamente vinto a serata. Il match davvero divertente giocato da due squadre che si sono affrontate a viso aperto ha radunato 4 milioni e mezzo di spettatori raggiungendo il 22.5%. Complice di un risultato così netto è però anche la pochezza del resto della programmazione. Su RaiUno la commedia sentimentale La Sposa in Rosso ha fatto il 15.9%, le fiction collegate Ritorno in Paradiso e Delitti in Paradiso su RaiDue non vanno oltre il 3.7%. Su RaiTre Chi l’ha Visto è inscalfibile 11.1%. Il film apocalittico di Italia1 The Day After Tomorrow porta a casa un buon 7%. Mario Giordano con Fuori Dal Coro su Rete4 e Aldo Cazzullo con la sua Giornata Particolare dedicata a Cristoforo Colombo pareggiano con il 6%.

Un altro segnale che Striscia La Notizia ha fatto il suo tempo

Da lunedì scorso, quando Roberto Lipari e Sergio Friscia hanno sostituito Ezio Greggio e Enzo Iacchetti alla conduzione di Striscia La Notizia, il programma ha guadagnato due punti di share. La coppia Lipari – Friscia ha certamente un linguaggio più contemporaneo rispetto a Greggio – Iacchetti. Anche i siparietti tra loro e le battute che si scambiano sono più moderni e i riferimenti che usano sono più attuali. Per anni Greggio – Iacchetti sono stati i conduttori di riferimento del programma. Anzi venivano richiamati proprio quando gli ascolti stavano faticando e, immancabilmente, riuscivano a recuperare. Oggi non è più così. Piuttosto la loro presenza aumenta il senso retrò ormai un po’ polveroso che il format suscita nel pubblico. Dopo trentasette anni ci sta.

Lucio Battisti una presenza inestirpabile nelle vite di ciascuno di noi

Il Nove ieri sera ha proposto un documentario sulla vita di Lucio Battisti intitolato Lucio per Amico – Ricordando Battisti. Era già andato in onda su RaiUno nel settembre del 2023 con buoni ascolti. È un bel documentario, pieno di testimonianze di amici e colleghi di Battisti che ne raccontano la vita. Da Pietruccio Montalbetti dei Dik Dik a Caterina Caselli, da Franco Mussida della PFM a Mara Maionchi. Ci sono anche cantanti, Noemi, Gianluca Grignani, Giusy Ferreri e Giovanni Caccamo, che per l’occasione si esibiscono con delle belle cover del cantante di Poggio Bustone. È anche l’occasione per rivedere e riascoltare Ernesto Assante, in una delle sue ultime partecipazioni video prima della sua prematura scomparsa.

Finalmente si capisce il mistero della sua separazione da Mogol

Un punto centrale del documentario è cercare di capire quale sia stata la ragione della separazione artistica tra Battisti e Mogol. Tutti gli intervistati sostengono che sulla faccenda i due abbiano sempre mantenuto un grande riserbo. Lo stesso Giulio Repetti che interviene più volte nel racconto è molto vago sulla situazione. Però, a ben vedere, le ragioni di quel celebre divorzio emergono dal documentario anche se non vengono esplicitate direttamente. Si capiscono ogni volta che interviene appunto Mogol. È insopportabile, totalmente immerso nel suo ego. Quando viene citata qualche canzone il paroliere comincia sempre con «Questa l’ho scritta mentre…» senza mai includere Battisti nel racconto. Parlando di cosa legasse il loro rapporto dice «Io lo stimavo come musicista e lui vedeva in me il Poeta» quasi stessimo a parla’ de Montale. Persino quando si parla del funerale del musicista la testimonianza di Repetti esalta il dolore che ha provato lui più che la scomparsa dell’amico(?). Insomma guardando Lucio per Amico – Ricordando Battisti viene da chiedersi come mai il loro sodalizio sia durato così tanto, piuttosto che il contrario.

Lucio per Amico, Ricordando Battisti
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