Benedetta Tv – Tra il GF e Ilary Blasi che cerca di rovinare la sua carriera su Netflix, Arbore regala perle di tv

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Il successo arride all’8ª stagione di A un Passo dal Cielo, che su RaiUno ottiene il 22.6% con più di 4 milioni di telespettatori. Su Canale5, invece, il Grande Fratello perde ancora ascolti e si ferma al 14.8% non riuscendo a raccogliere nemmeno 2 milioni di telespettatori.

Grande Fratello: perché trovare a tutti i costi il cattivo?

Dopo l’eliminazione di Helena Prestes e l’autoesclusione di Jessica Morlacchi il clima di scontro all’interno della casa si è molto affievolito. La grande idea di Alfonso Signorini è stata quella di trasformare la puntata in un gioco al massacro di Lorenzo Spolverato. Forse per identificare una nuova vittima sacrificale con cui polarizzare gli altri inquilini. Clip ambigue dedicate a lui, messa a confronto con Helena, addirittura ad un certo punto è stato fatto entrare nella casa un ragazzotto tale Saro, sedicente “guru della moda” che ha rinfacciato un bacio appassionato con Lorenzo dopo un evento a Milano. Il tutto per cercare di mettere in crisi la sua relazione con Shaila “la gatta”. Se si pensa che solo qualche puntata fa proprio Lorenzo era stato protagonista di una grande celebrazione per essersi riscattato da una preadolescenza di bullismo e delinquenza si capisce quanto schizofrenica sia la linea editoriale del programma quest’anno.

Altro segnale di pochezza nei contenuti è stato il collegamento con l’influencer Giulia Salemi e il suo compagno Pierpaolo Pretelli, ex velino conosciutisi in una passata edizione del GF. L’occasione è stata la nascita del figlio che i due hanno deciso di chiamare Kian. Va bene che la Salemi ha la madre iraniana e dalla tradizione di quel paese sembra avere tratto il nome. Poi, ovviamente, ognuno ha il diritto di scegliere il nome che preferisce per il proprio figlio. Ma mai che ci sia, per queste coppie contemporanee un pensiero su quello che potrebbe subire una volta giunto in età scolastica?

Le poche cose buone usate male

La cosa più divertente della puntata è stata, come spesso accade, buttata via. Durante la settimana gli abitanti della casa dovevano, a coppie, riprodurre l’ultima scena di Pretty Woman con bacio incluso. Come al solito, la prova non è stata mostrata ma raccontata in studio e riassunta in una breve clip e congedata velocemente. Peccato perché visto che le coppie dentro la casa sono diverse e molti altri hanno manifestato il desiderio di accoppiarsi, vedere più in dettaglio questa sfida avrebbe potuto sì stuzzicare gelosie e dinamiche interpersonali in modo leggero e divertente e invece nulla.

I gusti letterari di Alfonso Signorini

Al termine della puntata, era abbondantemente passata l’1 e mezza, Alfonso Signorini ha detto che non vedeva l’ora di essere a letto con il suo livre de chevet (il libro che si tiene sul comodino) L’Educazione Sentimentale di Gustave Flaubert (bisognerebbe scoprirlo un po’ prima dei sessant’anni ma meglio tardi che mai). Ci ha messo un po’ per ricordarsi il titolo, ma data l’ora e l’età ci sta. Speriamo che questa lettura suggerisca al conduttore un modo un po’ più profondo per giocare con le relazioni e i sentimenti dei suoi concorrenti, perché fino ad ora il riferimento sembra più quello adolescenziale de I Ragazzi del Muretto.

Siamo sicuri che la seconda serie dedicata a Ilary Blasi sia stata una grande idea?

Da qualche giorno è disponibile su Netflix la nuova serie Ilary. Si tratta della seconda docu con protagonista Ilary Blasi. La prima, Unica, raccontava la crisi e la separazione della conduttrice dal marito Francesco Totti. Ha avuto un grande successo. Forse, per questo, la piattaforma ha deciso di produrre un sequel di cui però non si sentiva il bisogno. Racconta come si svolge la vita di Ilary a un anno dalla separazione. Di positivo c’è una splendida regia, ma il contenuto è simile in modo preoccupante alla parodia che ne ha fatto Valentina Barbieri al Gialappa’s Show. L’immagine che ne emerge è quella di una riccona un po’ coatta che non sa fare nulla e ha poche intenzioni di imparare qualunque cosa. Noleggia Yacht per andare con le amiche a passare un week end a Ponza. Incontra la nonna per verificare se è ancora in grado di guidare e poi è l’anziana che le insegna come usare il cambio manuale. Va da Chef Ruben (uno dei più seguiti sui social) per imparare a cucinare ma poi, quando invita le amiche a casa per cena, fa tutto suo cognato e lo stesso Ruben. Partecipa nel ruolo di se stessa a un film di Giampaolo Morelli e prima di entrare in scena confessa «Qua le battute le devi sape’ il copione lo devi studia’ io in tv non so mai un …». Si impegna un pochino per poter essere ammessa alla facoltà di criminologia, ma lo scopo è quello di poter co condurre Chi l’ha visto?.

Un effetto molto simile a quello che si ricava dagli spot, che la Blasi interpreta per una nota marca di ammorbidenti. Finge situazioni per accampare scuse e non recarsi al lavoro pur di rimanere tra la morbidezza delle sue lenzuola. Non è un gran messaggio nei riguardi della propria professionalità. All’interno della serie c’è un momento rivelatorio. Nell’ultima puntata Ilary incontra l’amica/collega Michelle Hunziker. In un dialogo tra le due la showgirl svizzera confessa di essere stanca dell’iperattenzione sulla sua vita privata, e che sta mettendo in atto strategie per difendersi. La risposta della Blasi è: «amica mia te ne devi frega’ de quello che pensa la ggente». È un consiglio coraggioso e anche stimabile in un mondo sempre più basato sull’apparire. A meno che tu non faccia un lavoro che si basa sul consenso del pubblico, che cara Ilary è proprio il tuo caso.

Renzo Arbore quello che i social non possono fare

Nella seconda serata di RaiDue, ad un orario ancora umano (23:40), ieri sera è andata in onda una puntata di Come Ridevamo. Una rubrica già presente su RaiPlay in cui Renzo Arbore con Gegè Telesforo ripropone gag comiche tratte dai settant’anni della storia Rai. Non è solo nostalgia. L’illustre e lunghissima carriera di Arbore gli consentono di circostanziare e arricchire gli spezzoni che propone con aneddoti e retroscena che ne fanno gustare ancora di più la comicità. Poi, certo, c’è il gusto dell’amarcord con la tv in bianco e nero, le gag indimenticabili di Sandra Mondaini e Raimondo Vianello o Ric& Gian. Ma ci sono anche momenti più recenti, come la straordinaria telefonata tra Fiorello, Mike Bongiorno e lo stesso Arbore avvenuta a Viva Radiodue su Tony Bennet e I foundmy love in San Francisco.

I social sono pieni di pagine celebrative di vecchi programmi televisivi che ripropongono la tv che fu. Come Ridevamo fa la stessa cosa, ma con la guida di uno dei più grandi geni che la storia dello spettacolo italiano possa annoverare. E questo, per fortuna, è qualcosa che i social network non potranno sostituire mai.