Blitz anti degrado alle case popolari tra Roma e Ciampino: in campo 50 militari


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Blitz anti degrado alle case popolari tra Roma e Ciampino: in campo 50 militari. Continuano senza sosta le operazioni di controllo straordinario del territorio nelle aree periferiche della Capitale, con l’obiettivo di contrastare fenomeni di criminalità diffusa e degrado urbano. Nella giornata di ieri, un massiccio dispiegamento di forze ha interessato il Comune di Ciampino, in particolare i complessi di edilizia popolare di via Venezia e via Gorizia. Circa 50 militari della Compagnia Carabinieri di Castel Gandolfo, supportati dalla Polizia Locale di Ciampino e dal personale tecnico di Enel e Ater, hanno condotto verifiche approfondite sugli alloggi e le aree circostanti.

Occupazioni abusive e sequestri in corso tra Roma e Ciampino

Le operazioni hanno portato al censimento di circa 170 residenti negli alloggi popolari. Nel corso dei controlli, sono emersi cinque casi di occupazione abusiva, con soggetti che risiedevano negli appartamenti senza alcun titolo. Per queste unità immobiliari, i Carabinieri hanno avviato la procedura per la richiesta di un decreto di sequestro preventivo da parte dell’Autorità Giudiziaria. L’intervento rientra in un più ampio piano di ripristino della legalità nelle abitazioni popolari, spesso al centro di situazioni di irregolarità.

Verifiche sui veicoli e sanzioni per infrazioni al codice della strada

Parallelamente ai controlli sugli alloggi, l’attenzione delle forze dell’ordine si è concentrata anche sulle aree adiacenti ai complessi residenziali, con un monitoraggio dei veicoli in sosta. Circa una decina di automobili sono risultate prive di assicurazione o revisione periodica, circostanza che ha portato all’emissione di sanzioni amministrative per un totale di circa 5.000 euro. Il mancato rispetto delle normative di circolazione rappresenta un problema diffuso nelle periferie, con implicazioni dirette sulla sicurezza stradale e il decoro urbano.

Denuncia per ricettazione: sequestrate bobine di rame

Durante i controlli, è stato fermato un furgone guidato da un 54enne di nazionalità albanese, all’interno del quale sono state rinvenute bobine di rame per un peso complessivo di circa 9 quintali. L’uomo non ha saputo fornire spiegazioni sulla provenienza del materiale, motivo per cui è stato denunciato per ricettazione. Il fenomeno del furto di rame, sempre più diffuso, rappresenta una minaccia per le infrastrutture pubbliche e private, con gravi danni economici per le aziende e disagi per i cittadini.

Controlli intensificati per il ripristino della legalità

L’operazione rientra in una più ampia strategia di sicurezza promossa dalle autorità locali, volta a garantire il rispetto delle norme e a contrastare fenomeni di illegalità diffusa. Il monitoraggio delle aree periferiche della Capitale proseguirà con ulteriori azioni mirate, coinvolgendo diverse forze dell’ordine e istituzioni competenti. L’obiettivo è restituire sicurezza e legalità ai quartieri più esposti a situazioni di degrado, migliorando la qualità della vita dei cittadini.