Blitz di Salvini alla Stazione Termini: “Basta, viaggiare non può essere un’avventura pericolosa”
“In questi 100 giorni stiamo lavorando perché le stazioni siano più sicure. Sono in stazione Termini a presentare con Ferrovie dello Stato un piano di assunzioni di mille uomini e donne che facciano sicurezza nelle stazioni e sui treni entro i prossimi anni”. Lo ha detto il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini alla stazione Termini di Roma, dove c’è stato nelle ultime ore l’ennesimo accoltellamento per rapna a un viaggiatore, da parte di tre nordafricani pluripregiudicati. “Il ministero dell’Interno sta organizzando delle presenze all’esterno delle stazioni per ridurre questi reati e già in questi giorni stanno aumentando controlli, arresti ed espulsioni di clandestini e recupero di droga”, ha proseguito il leader della Lega. “Prendere il treno per chi lavora e chi studia – ha aggiunto Salvini – non può essere un’avventura”.
Le stazioni dei treni sono “il biglietto da visita della città. Roma sarà sede del Giubileo e mi auguro dell’expo 2030, non puoi avere 5 stelle di lusso e bivacchi nella migliore delle ipotesi”. Lo afferma ancora Matteo Salvini, intervenendo alla conferenza stampa in corso alla stazione Termini.
La banda dei nordafricani arrestata poche ore dopo l’aggressione
Intanto svolto uno degli interrogatori di convalida per i tre magrebini arrestati poche ore dopo l’aggressione avvenuta domenica sera nei pressi di un fastfood in via Giolitti. Proprio davanti alla stazione Termini dove un 46enne milanese rapinato e accoltellato. Gli altri due interrogatori sono stati differiti. Ai tre nordafricani, tra i 18 e i 40 anni, ora in isolamento nel carcere di Regina Coeli, il pm Francesco Basentini contesta le accuse di tentato omicidio e rapina aggravata. La banda di magrebini è stata fermata poche ore dopo l’aggressione. Il 46enne aggredito invece è ricoverato in prognosi riservata, in terapia intensiva, al policlinico Umberto I.
I tre nordafricani avevano numerosi procedenti penali
”Lo sforzo in termini di controllo del territorio ordinario e straordinario messo in campo nelle zone di pertinenza delle principali stazioni ferroviarie avviato dal ministro dell’Interno Matteo Piantedosi sta funzionando. E l’arresto immediato dei tre autori della rapina e del ferimento accaduto alla stazione Termini ne è la dimostrazione. Bisogna anche porre in evidenza che i tre arrestati avevano numerosi precedenti penali che evidenziano come in Italia ci sia il problema di assicurare alla giustizia soggetti che hanno una elevata pericolosità sociale come in questo caso”. Lo dice all’Adnkronos Domenico Pianese, segretario generale del sindacato di Polizia Coisp, commentando il caso del milanese accoltellato a Termini domenica scorsa.
Il sindacato di Polizia: la giustizia ha perso la sua deterrenza
”Dobbiamo riflettere sulla inderogabile necessità di una giustizia penale che nel nostro Paese ha perso l’effetto deterrenza verso la commissione di reati e la sempre più concreta certezza di farla franca per chi commette reati che destano un forte senso d’insicurezza – ha aggiunto -. Noi arrestiamo sempre le stesse persone che nella maggioranza dei casi solo denunciate o ricevono condanne con pene sospese. La riforma Cartabia ha ampliato ancora di più le fattispecie delittuose in cui è necessaria la querela di parte rendendo sempre più complessa l’attività delle Forze di Polizia”.