Roma, blitz di Ultima Generazione alla Festa della Repubblica
Ennesimo blitz del movimento ambientalista di Ultima Generazione a Roma. È successo alle 9 durante le celebrazioni della parata militare organizzata oggi, 2 giugno, in occasione della festa della Repubblica. Una quindicina di attivisti si sono appostati fra piazza Mattei, via del Corso e piazza Santi Apostoli per fare irruzione nell’area prima del passaggio delle autorità. Una scena ripresa in diretta dagli stessi attivisti nelle loro pagine ufficiali.
Con loro, gli attivisti avevano bottiglie contenenti vernice e dei lucchetti. Le persone sono state bloccate e condotte presso gli uffici di polizia dei commissariati Salario e Parioli.
Ultima Generazione: Colpiti con un manganello
“Siamo stati colpiti con un manganello – hanno denunciato durante la manifestazione gli attivisti – Oggi più che mai dobbiamo proteggere la nostra Repubblica e la sua bellissima Costituzione, violata, ogni giorno da un governo criminale che persegue i propri interessi piuttosto che il benessere di noi cittadini”.
Azione di disobbedienza civile non violenta
“La nostra costituzione, con i suoi valori e principi fondativi, dice chiaramente che la Repubblica siamo noi tutti i cittadini, senza distinzioni di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali sociali – aggiungono i manifestanti – Oggi, come anche negli anni passati, questi cittadini che rappresentano la Costituzione sostanziale, non sfileranno lungo i Fori Imperiali. Ecco perchè anche oggi con la nostra azione di disobbedienza civile non violenta, abbiamo scelto di mettere i nostri corpi a protezione della Repubblica, perchè sogniamo e vogliamo un 2 giugno diverso, in cui davvero si celebri la festa di tutte le persone che sono la Repubblica Italiana, fondata sull’utilità sociale, la sicurezza, la libertà e la dignità umana”.
Gli attivisti chiedono giustizia e protezione
“Chiediamo giustizia e protezione – concludono gli attivisti – Esigiamo un Fondo Riparazione per aiutare le vittime delle catastrofi climatiche sempre più frequenti. E’ questa la Repubblica che celebriamo oggi? E’ questa la democrazia? Dov’è il governo quando i cittadini soffrono a causa del collasso climatico e sociale?”.