Bomba covid in Atac. Autista positivo, 47 in isolamento

Come se non fossero sufficienti i rientri dalla Sardegna e i tanti giovani più o meno incoscienti che hanno fatto salire alle stelle i dati del covid a Roma e nel Lazio, adesso è toccato anche all’Atac. Che ha dovuto registrare un caso di coronavirus. Relativo ad un autista di 47 anni, che secondo le notizie diffuse dal sito TrasporTiamo sarebbe adesso ricoverato in una struttura ospedaliera specializzata nel X Municipio. Il fatto desta allarme, perché la polemica sulle condizioni nelle quali gli operatori dell’azienda del trasporto di Roma sono stati costretti a lavorare in questi mesi è ampiamente nota. Più volte infatti le sigle sindacali hanno richiamato il comune di Roma e l’Atac alle proprie responsabilità. Quando non arrivavano le mascherine per gli autisti, e neppure il gel per disinfettarsi le mani. Per non parlare dei guanti e della igienizzazione delle vetture. Che avverrebbe solo la sera in rimessa, e non alla fine di ogni corsa.

Ogni volta però la ex municipalizzata dei trasporti si è difesa. Sostenendo che in azienda vige il pieno rispetto delle leggi e dei protocolli. Ora però un conducente si è ammalato, e la preoccupazione è alta. Anche perchè l’impennata spaventosa dei casi di coronavirus nel Lazio non lascia dormire a nessuno sonni tranquilli.

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Accertato un nuovo caso di coronavirus in Atac. Autista ricoverato, famiglia in quarantena e la rimessa diventa un bunker

E’ stato accertato un nuovo caso di coronavirus anche all’Atac. Che così non sembra essere immune dall’impennata dei contagi che si sta realizzando in questi giorni. Il soggetto colpito dall’infezione sarebbe un autista, secondo quanto riporta il sito TrasporTiamo. L’uomo  che era in servizio nella rimessa di Portonaccio adesso è ricoverato e la sua famiglia è stata messa in quarantena. Mentre l’intera rimessa dove lavorava è diventata una sorta di zona rossa. Con altre 47 persone tra colleghi e personale del capolinea che adesso si trovano in isolamento. In attesa di essere tutti sottoposti al tampone. Che forse nel caso di un servizio pubblico come quello del trasporto dovrebbe essere effettuato periodicamente a tutti coloro che hanno un potenziale contatto con la gente. Come per il personale sanitario, ad esempio. E non solo successivamente, quando ormai la frittata è fatta. E si può solo limitare la estensione del contagio.

https://www.ilcorrieredellacitta.com/news/roma-positivo-un-autista-dellatac-47-dipendenti-in-isolamento.html

Ora l’azienda ha paura. Per chi torna da Spagna, Grecia, Croazia e Malta obbligo di tampone 

Il responsabile del personale di Atac è voluto correre ai ripari dopo l’impennata di casi di contagio da covid 19 che sta flagellando Roma e il Lazio. E che ha colpito anche l’azienda del trasporto capitolino. Con l’autista trovato positivo l’altro giorno e adesso ricoverato in ospedale. Così adesso il direttore Cristiano Ceresatto ha firmato una missiva spedita a tutti i depositi. Nella quale si fa divieto assoluto di presentarsi sul posto di lavoro per chi sia di ritorno da vacanze in zone a rischio. Solo dopo aver trasmesso evidenza del tampone effettuato con esito negativo – si legge nella nota – sarà il medico aziendale ad autorizzare la ripresa in servizio. E così tra timori di un nuovo lockdown e controlli straordinari, anche per i trasporti a Roma è iniziato un autunno che si prevede caldo e difficile per tutti.

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