I bombardamenti di Kiev fanno male al signor Ius Letta

I bombardamenti hanno picchiato duro sulla testa di Enrico Letta, che insiste sullo ius soli e derivati. Non ci si credeva scorrendo i vari social, ma a quanto pare è vero: in settimana in commissione affari costituzionali ci riprovano. All’ordine del giornol’esame delle proposte di legge Boldrini, Polverini e Orfini, sulle cosiddette nuove norme sulla cittadinanza.

E chi se ne frega dei bombardamenti, vero Letta? Proprio il segretario del Pd ha annunciato con la solita enfasi che questa potrebbe essere la centesima settimana decisiva per approvare le norme su cittadinanza e immigrazione.

Bombardamenti su Letta…

Pandemia, bollette, guerra: tutto passa in secondo ordine secondo la sinistra italiana che fatica tantissimo a capire quali dovrebbero essere le priorità da indicare al popolo italiano.

E’ evidente che Letta è in preda alla solita ossessione propagandistica che precede la campagna elettorale prossima ventura: ma questo non giustifica i suoi eccessi.

Siccome la maggioranza è tanto solida, ci pensa il Nazareno a infliggere picconate alla coalizione che dovrebbe supportare unitariamente il governo di Mario Draghi.

Grillini come vassalli del Pd

Hanno trovato persino la maniera di modificare la titolazione della legge che hanno in testa. Pur di non infastidire il popolo con lo ius soli hanno fabbricato lo ius scholae: ci ha pensato quel genio che presiede la prima commissione, il grillino Giuseppe Brescia, che fa pure da relatore oltre che fa vassallo del Pd.

A brigante, brigante e mezzo e ovviamente il centrodestra non intende stare a guardare, scottato probabilmente anche da una delle proposte di legge, sottoscritta da Renata Polverini di Forza Italia.

Chi attacca a muso duro è Andrea Delmastro di Fdi, che non sceglie parole tenere: “La sinistra – attacca – vive su Marte”. “Una cosa è certa – dice il leghista Igor Iezzi dalla Lega – con noi al governo, lo ius soli non ci sarà mai».

Occhi puntati sugli azzurri, per capire se la Poverini riuscirà a fare breccia nel suo partito. Sperando che prima o poi tutti trovino spazio sul pianeta Terra.