Bonus Natale per 2 milioni di lavoratori: approvata la riapertura del concordato per le Partite Iva

Bonus Natale, quando arriva
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Il bonus Natale raddoppia e ora potrebbe superare i due milioni di beneficiari. Questa è la nuova scommessa della Premieri Giorgia Meloni che, nel Consiglio dei Ministri, ha dato il via libera all’ampliamento di questa misura una tantum, pensata per sostenere i lavoratori dipendenti con redditi fino a 28.000 euro e famiglie con figli a carico. La premier ha deciso di allargare il campo del sostegno senza togliere fondi all’obiettivo principale di riduzione delle tasse, che rimane la promessa al ceto medio. Per questo, la soluzione arriva dalla riapertura del concordato preventivo biennale fino al 12 dicembre, dando così un’ulteriore possibilità alle partite IVA.

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Riapertura del concordato per raccogliere fondi

Questa nuova versione del patto fiscale tra partite IVA e Fisco non solo include ora anche società con cambiamenti di proprietà, purché senza aumenti nel numero dei soci, ma mira a raccogliere fondi attraverso una sanatoria fiscale per gli anni 2018-2022. Inizialmente, questa sanatoria ha già portato nelle casse dello Stato circa 1,3 miliardi entro il 31 ottobre, ma l’obiettivo è raccogliere ancora di più per finanziare il taglio dell’Irpef promesso. Forza Italia, in particolare, spinge affinché l’aliquota scenda dal 35% al 33%.

Due milioni di beneficiari: obiettivo complesso

L’estensione del bonus dovrebbe raddoppiare i beneficiari, passando dagli attuali 1,1 milioni a 2,2 milioni: una mossa confermata dal ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, che ha garantito l’impegno per ampliare il bonus almeno al doppio degli attuali destinatari. Tuttavia, una nota serale da Palazzo Chigi puntualizza che questa misura sarà aggiuntiva rispetto alla tredicesima, sottolineando che si tratta di un “intervento programmatico”.

Ostacoli tecnici e tempi stretti

Nonostante l’approvazione del Cdm, restano alcuni ostacoli tecnici. Il primo nodo riguarda la possibilità di utilizzare i fondi raccolti dal concordato per il 2024 per finanziare il bonus già a dicembre. Questo potrebbe ridurre le risorse destinate al taglio dell’Irpef, un punto che FI continua a sostenere come prioritario. La seconda incognita riguarda i tempi stretti, che rischiano di rendere difficile l’inclusione del bonus nelle tredicesime dei nuovi beneficiari, come segnalato dall’Associazione Nazionale Commercialisti.

Un sostegno per le famiglie e nuove misure in arrivo

Nel frattempo, per aumentare il sostegno alle famiglie, Fratelli d’Italia propone un contributo di 500 euro per figlio fino a 14 anni per coprire spese educative extrascolastiche. Tra le novità del pacchetto anche una norma su conflitti d’interesse e onorificenze: ministri e parlamentari non potranno ricevere compensi superiori a 50 mila euro da attività per enti con sede legale estera.