Botti e fuochi d’artificio a Roma nonostante i divieti. Capodanno tra le polemiche (video)
I fuochi d’artificio erano stati rigorosamente vietati. Niente ‘botti’ a Roma per festeggiare la fine di questo terribile 2020. Infatti la sindaca Raggi con una sua ordinanza aveva interdetto ogni gioco pirotecnico dal 30 dicembre fino al 6 gennaio compresi. La ratio della norma tuttavia non riguardava questioni legate all’inquinamento acustico. O un giudizio morale contro chi ama questo tipo di festeggiamenti. Ma semplicemente il rischio di assembramenti. Non per strada, dove comunque dalle 22 di ieri vigeva il coprifuoco. Ma nelle case di privata abitazione. Dove si poteva andare a trovare parenti e amici, ma in pochissime persone. Allora l’idea è stata che i ‘botti’ avrebbero favorito riunioni casalinghe più numerose. Senza ovviamente la possibilità di controllare ogni casa.
I Romani però non hanno voluto rinunciare a festeggiare tradizionalmente il Capodanno, e così i fuochi in città si sono visti eccome. Da quelli più innocui, come le lanterne cinesi. Ai cosiddetti ‘bomboni’, quelli che fanno terrorizzare gli animali. E che molti proprio per questo vorrebbero vietati. Alle tradizionali cascate di luci. Ma la polemica è esplosa subito. Anche perchè qualcuno ha fotografato una insolita strage di uccelli nei pressi della Stazione Termini. Che sarebbero stati colpiti da razzi e ‘fischioni’. E le associazioni animaliste sono scese sul piede di guerra.
Cani e gatti terrorizzati per i ‘botti’ di Capodanno. E in città è strage di volatili
Come ogni Capodanno i fuochi di artificio hanno terrorizzato migliaia di animali domestici. Che ovviamente non sanno nulla di festeggiamenti e simili, ma che sentono rumori molesti e inconsueti. E muoiono (talvolta letteralmente) dalla paura. Quest’anno i proprietari dei nostri amici a quattro zampe e gli animalisti avevano sperato in un ultimo dell’anno più soft, visto il coprifuoco alle 22. E il divieto assoluto di ogni manifestazione pirotecnica. Ma ancora una volta non è andata così, e le lamentele sono subito arrivate. Una cittadina, Beatrice Lucidi ha fotografato anche una strage di uccelli. Attorno alle due di notte, tra via Cavour e la stazione Termini. A causa dei ‘botti’ illegali. Reportage ripreso e pubblicato da ilcorrieredellacitta.com. Ma è stato così in molti altri quartieri. Da qui le denunce e le proteste, anche se ovviamente sarebbe stato impossibile controllare quello che avveniva in ogni casa.
Comunque, covid a parte una decisione nei prossimi anni andrà presa. O vietiamo per sempre i fuochi d’artificio, almeno i più rumorosi. Come è avvenuto per il fumo nei locali, ad esempio. Oppure sembra anche esagerato indicare quasi come criminali le persone che si vogliono divertire in questo modo. E lo scontro ‘botti sì, botti no’ sembra solo rimandato al 2021.
Sequestrati migliaia di ordigni illegali
Non sono mancati nemmeno i sequestri effettuati dalle Forze dell’Ordine. Come ad esempio nella maxi operazione condotta nel comune di Ardea, alle porte di Roma. Dove sono stati scovati oltre 7000 ordigni pirotecnici pronti ad essere immessi sul mercato. Per un valore complessivo ampiamente oltre i 10 mila euro. Peccato però che mancassero le certificazioni previste dalla legge, che ci garantiscono almeno che i ‘botti’ non si trasformino in armi pericolose anche per chi li maneggia. In questo caso due venditori ambulanti si sono dati alla fuga sulla litoranea, mentre un terzo cittadino extracomunitario è stato fermato e assicurato alla giustizia. Tantissimi altri i controlli e i sequestri a Roma e in tutto l’hinterland, per un commercio illegale che nonostante covid e coprifuoco non sembra davvero conoscere crisi.