Bracciano, dopo 17 anni al via la maxi lottizzazione ‘Claudia’ vista lago: dove e quando
Bracciano, dopo 17 lunghi anni e 2 ‘stop and go’ molto singolari prende il via la maxi lottizzazione edilizia denominata ‘Claudia’ con vista mozzafiato sul lago. Il comune lacustre quindi si appresta a vivere una svolta urbanistica di rilievo. Le rusoe partiranno entro l’estate, al massimo per l’inizio del prossimo autunno, nei pressi dell’omonima via Claudia, con vista mozzafiato sul bacino. Il Piano edile è stato approvato dal consiglio comunale di Bracciano con la deliberazione n.10 del 29 giugno 2007, ossia per l’appunto 17 anni fa. Ma solo ora prenderà il via. L’Ufficio tecnico del comune di Bracciano ha concesso il via libera definitivo, con nomina del collaudatore. In sostanza è questo quanto prevede l’autorizzazione n. 253 del 6 agosto.
Bracciano, dopo 17 anni e 2 ‘stop and go’ al via la maxi lottizzazione ‘Claudia’
“La convenzione urbanistica – si legge tra le carte municipali – aveva la validità di 10 anni entro i quali dovevano essere realizzate le opere di urbanizzazione, pertanto entro il 21 giugno 2018 dovevano essere completatele opere”. Però “l’11 giugno 2018 i proprietari del piano hanno fatto richiesta di proroga dei termini di validità della convenzione urbanistica“.
Il Piano edile vista mozzafiato sul lago di Bracciano
Gli uffici comunali avevano concesso un primo slittamento dei termini di avvia del cantiere e delle ruspe di tre anni: con “Rinvio – riportano le carte – di 3 anni il termine di validità della Convenzione Urbanistica alla data del 20 giugno 2021″. “Il 30 marzo 2021 i proprietari del piano di lottizzazione hanno presentato una ulteriore richiesta di proroga dei termini di validità della convenzione urbanistica che veniva prorogata di ulteriori 3 anni con nota del 31 marzo 2021″. Quindi il comune ha prorogato i termini di avvio del cantiere al 20 giugno 2024, con slittamento dei termini di validità della Convenzione Urbanistica. Ma ora, dopo tanta attesa e due rinvii davvero singolari, le ruspe partiranno davvero.
Il progetto classe 2007
Il progetto, approvato dal consiglio comunale nel lontano 2007, prevede la realizzazione di un nuovo quartiere residenziale nelle immediate vicinanze dell’omonima via. Una trasformazione del territorio che, stando alle previsioni iniziali, avrebbe dovuto vedere la luce già nel 2018. Tuttavia, una serie di intoppi burocratici e richieste di proroga da parte dei proprietari dell’area hanno di fatto bloccato l’avvio dei lavori fino ad oggi.
Proroghe su proroghe?
La convenzione urbanistica, stipulata tra il Comune e i privati, prevedeva inizialmente un termine di dieci anni per la realizzazione delle opere di urbanizzazione. Scaduto questo termine, i proprietari hanno presentato ben due richieste di proroga, entrambe accolte dall’amministrazione comunale. La prima, nel 2018, ha posticipato la scadenza al 2021, mentre la seconda, nel 2021, l’ha ulteriormente prorogata fino al 2024.
Queste decisioni hanno inevitabilmente sollevato interrogativi sulla trasparenza dell’iter amministrativo e sulla reale necessità di tali proroghe. Alcuni cittadini e osservatori locali hanno infatti espresso dubbi sulla convenienza di un progetto tanto atteso e, allo stesso tempo, così a lungo rimandato.
Un futuro incerto
Nonostante le perplessità, l’avvio dei lavori sembra ormai imminente. Il Comune ha infatti rilasciato il permesso a costruire definitivo, autorizzando così la realizzazione delle opere di urbanizzazione necessarie alla realizzazione del nuovo quartiere. Resta da capire quali saranno gli impatti di questa nuova lottizzazione sul territorio di Bracciano. Aumenterà la densità abitativa? Ci saranno sufficienti servizi per i nuovi residenti? Quali saranno le conseguenze sul traffico e sull’ambiente? Sono domande alle quali solo il tempo potrà dare una risposta. A maggior ragione vista e considerata la carenza idrica che la zona di Bracciano (ma non solo) sta vivendo da anni.
Il Piano convenzionato Claudia
Certo è che la vicenda della lottizzazione “Claudia” rappresenta un caso emblematico delle difficoltà che spesso accompagnano i processi di trasformazione urbanistica. Un iter lungo e tortuoso, fatto di ritardi, proroghe e decisioni controverse, che pone interrogativi sulla capacità delle istituzioni di gestire in modo efficace e trasparente progetti di così grande portata.