Bracconaggio ittico sul Lago del Salto: sequestrati 30 kg di lucci e 700 metri di reti

Bracconaggio ittico sul Lago del Salto

Un’importante operazione di contrasto al bracconaggio ittico si è conclusa nei giorni scorsi sul Lago del Salto, nel comune di Varco Sabino (RI). L’intervento è stato condotto dal Reparto Operativo – Sezione Operativa Antibracconaggio e Reati in Danno degli Animali del Raggruppamento Carabinieri CITES, con il supporto del Nucleo Carabinieri Forestale di Petrella Salto, appartenente al Gruppo Carabinieri Forestale di Rieti.

Pescatore professionista sorpreso a catturare lucci in periodo di divieto

Durante i controlli, i Carabinieri Forestali hanno individuato e denunciato un pescatore professionista italiano, titolare di regolare licenza, sorpreso a catturare lucci (Esox lucius) in periodo di divieto generale. Questa restrizione, imposta dalla Legge Regionale Lazio n. 87/1990, è fondamentale per la tutela della fauna ittica, poiché coincide con il periodo riproduttivo della specie.

Nel corso dell’operazione, i militari hanno provveduto al sequestro di circa 700 metri di reti da pesca e di 30 kg di lucci. Parte del pescato, ancora vivo, è stato immediatamente rilasciato in acqua, garantendo così la salvaguardia dell’ecosistema lacustre.

Bracconaggio ittico: un fenomeno in crescita che minaccia la biodiversità

Il bracconaggio ittico rappresenta una minaccia sempre più diffusa nelle acque interne italiane. Questa pratica illegale causa gravi danni alla biodiversità, specialmente quando avviene durante il periodo di riproduzione, momento cruciale per la sopravvivenza delle specie ittiche.

Per contrastare il fenomeno, i reparti specializzati dell’Arma Forestale intensificano i controlli, monitorando costantemente le attività di pesca e intervenendo in caso di violazioni. La tutela degli ecosistemi acquatici è infatti fondamentale per preservare l’equilibrio naturale e garantire la sostenibilità delle risorse ittiche.