Brodo e parmigiano: l’anarchico Cospito ha ripreso a nutrirsi. Il ricatto non ha funzionato

Cospito

L’anarchico Alfredo Cospito, in sciopero della fame dal 20 ottobre scorso per protestare contro il regime carcerario del 41 bis, ha ripreso ad assumere alcuni alimenti, in particolare del formaggio, oltre agli integratori. Lo si apprende da fonti giudiziarie.

Brodo, senza pasta ma con una bustina di parmigiano: questa la cena di ieri sera di Cospito, ricoverato nel reparto penitenziario al San Paolo di Milano. Già nei giorni scorsi Alfredo Cospito, in vista dell’udienza del 18 aprile, quando si pronuncerà la Corte Costituzionale, aveva deciso di riprendere gli integratori. Recentemente, l’anarchico aveva allentato lo sciopero della fame dopo essersi visto respingere dai tribunali di Sorveglianza di Milano e Sassari le istanze, presentate dai difensori, per chiedere il differimento della pena e la detenzione domiciliare per motivi di salute.

Cospito confida nell’udienza della Consulta del 18 aprile

Il 55enne, da settimane ricoverato nel reparto di medicina penitenziaria del San Paolo di Milano per via delle sue condizioni di salute precarie ma stabili dovute al digiuno prolungato, già nei giorni scorsi, come si era saputo, aveva allentato lo sciopero della fame ricominciando ad assumere, oltre ad acqua con zucchero o sale, caffè d’orzo, tè con limone, multivitaminici e latte. Nei giorni scorsi Cospito è visto rigettare dai Tribunali di Sorveglianza di Milano e Sassari le istanze presentate, tramite i suoi difensori, per chiedere il differimento della pena e la detenzione domiciliare per motivi di salute. Ora la prossima mossa dei suoi legali è rivolgersi alla Corte europea dei diritti dell’uomo.

E l’anarchico, ideologo del Fai, confida anche nell’udienza della Consulta del 18 aprile: la Corte Costituzionale dovrà decidere se è legittima la norma che, per il reato di strage politica (a lui contestato nel processo di Torino), impedisce sconti di pena in casi, come quello di Cospito, di recidiva aggravata.