Bruciano tre ‘baracche’ del campo nomadi di Castel Romano in chiusura: fumo visibile da Pomezia (FOTO)
Un incendio ha devastato tre ‘baracche‘ nel campo nomadi di Castel Romano, lungo la Via Pontina, nella zona sud di Roma, a due passi dal comune di Pomezia. L’incidente è avvenuto intorno alle 11.30 di questa mattina, quando la Sala Operativa dei vigili del fuoco ha ricevuto l’allarme e immediatamente inviato le squadre di soccorso sul posto. In poco tempo, le unità AB22, AB11, 22A e TA6 sono arrivate sul luogo dell’incendio, situato al chilometro 24+400 della Via Pontina, direzione Roma.
Bruciano tre baracche nel campo nomadi di Castel Romano
Le fiamme hanno distrutto completamente tre moduli abitativi del campo, un insediamento che si trova in una fase di chiusura, come previsto dal piano di riorganizzazione degli insediamenti nomadi nella capitale. La struttura, che ospita 117 numerosi nuclei familiari, è stata colpita duramente dal rogo, ma fortunatamente non ci sono stati decessi. Quattro persone si trovavano all’interno dei moduli al momento dell’incendio: tre di esse sono rimaste lievemente ustionate, mentre la quarta, in condizioni più gravi, è stata trasportata d’urgenza all’ospedale Santa Anna di Pomezia in codice giallo.
Fumo visibile da Pomezia
Il fumo che si è innalzato a seguito dell’incendio è stato visto anche dal vicino comune di Pomezia. I soccorsi sono intervenuti rapidamente, evitando che il bilancio dei feriti fosse più grave. Le operazioni di spegnimento e messa in sicurezza si sono concluse verso le 13.00, con le squadre dei vigili del fuoco che hanno lavorato senza sosta per domare il rogo e impedire che le fiamme si propagassero ulteriormente. I moduli distrutti dall’incendio, che fungono da abitazioni per alcune famiglie, sono andati completamente distrutti, ma al momento non si conoscono le cause che hanno provocato l’incendio.
Le autorità competenti stanno indagando sull’origine del rogo, ma le prime ipotesi suggeriscono che potrebbe trattarsi di un incendio accidentale, forse causato da un guasto o da una disattenzione. Non sono esclusi nemmeno fattori esterni, come possibili atti dolosi. Le forze dell’ordine sono al lavoro per raccogliere tutte le informazioni necessarie e accertare la dinamica dell’incidente.
Chiusura del campo nomadi da marzo, come ricostruito dal nostro giornale
L’incendio avviene in un contesto delicato, poiché il campo nomadi di Castel Romano è uno degli insediamenti previsti per la chiusura nei prossimi mesi, in linea con le politiche di riorganizzazione degli insediamenti romani, lo smantellamento inizierà il prossimo marzo: così riporta il bando del comune di Roma. La notizia è stata rivelata in esclusiva dal nostro giornale appena pochi giorni fa. Il piano di chiusura del campo è stato avviato dalla giunta capitolina a fine dicembre.
Giunta che ha previsto il trasferimento delle famiglie in altre strutture o l’integrazione in programmi di accoglienza e reinserimento, ma l’intera operazione è coperta dal segreto più totale. Sempre il Campidoglio sta cercando nel frattempo anche 120 case popolari proprio nel vicino Comune di Pomezia, ma la Giunta Gualtieri ha assicurato che non sono destinate ai rom in via di trasferimento.
Nel campo di Castel Romano vivono centinaia di persone
Il campo, che ospita diverse centinaia di persone, è stato al centro di discussioni pubbliche per la sua gestione e per le condizioni di vita al suo interno. L’incendio di oggi solleva nuove preoccupazioni sulla sicurezza e sulle condizioni di abitabilità delle strutture.
Le autorità locali dovranno ora affrontare anche la gestione delle persone coinvolte nell’incendio, che dovranno essere assistite in tempi brevi, sia sul piano sanitario che abitativo.
In attesa di chiarimenti definitivi sulla causa del rogo, il fatto ha acceso nuovamente i riflettori sulla situazione dei campi nomadi nella capitale, portando a un nuovo dibattito sulle politiche di chiusura e di integrazione delle famiglie rom.
