Bus Atac, per De Francesco (Faisa Sicel) l’evasione si combatte con controllori e bigliettaio (video)

Il segretario di Roma e del Lazio del sindacato Faisa Sicel Claudio De Francesco ha la sua ricetta per recuperare l’evasione sui bus della Capitale. E l’ha illustrata durante l’approfondimento del TG di Teleroma 56. Serve potenziare il numero dei controllori sulle vetture, ha attaccato De Francesco. E la gente in Atac ci sarebbe pure. Ma il problema secondo il sindacalista starebbe in un provvedimento della Regione Lazio. Adottato durante il primo lockdown e mai revocato. Che ‘congela’ proprio la possibilità di immettere in servizio altri controllori. Si capiva allora, ha proseguito la sua intervista De Frencesco. Con la pandemia e i mezzi vuoti. Ma adesso bisogna provvedere, dando di nuovo la possibilità di incrementare le verifiche anche all’azienda del trasporto pubblico capitolino. Perché altrimenti l’evasione va fuori controllo. E arriva a quei dati impressionanti resi noti dalla stessa Atac a fine 2019. Su 100 passeggeri infatti, ben 40 non pagherebbero il biglietto. Soprattutto sui bus, visto che nella metropolitana esistono i tornelli. Che possono sempre essere scavalcati, ma con qualche difficoltà. Mentre sugli autobus si sale e si scende davvero come si vuole. E il pagamento del titolo di viaggio è affidato spesso solo al senso civico degli utenti. Risultato, un buco solo per lo scorso anno di ben 145 milioni di euro.

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Il 40% non paga il biglietto sul bus. Anche il sindacato rivuole il bigliettaio

E oltre ai controlli, per limitare l’evasione e combattere il mancato pagamento del biglietto sul bus anche il sindacato chiede di rimettere il bigliettaio. Lo fa con il segretario della Faisa Sicel Claudio De Francesco, ospite in un Tg di una nota emittente romana. Che però mette anche in guardia sui costi. Certo, il ‘fattorino’ andrebbe benissimo – ha precisato Di Francesco. Ma teniamo conto che i mezzi viaggiano h 24. Quindi ci vorrebbero almeno tre turni di servizio. E per coprire tutte le linee servirebbe assumere 5000 persone. Cosa non facile di questi tempi. Invece potenziare il numero dei controllori in vettura si potrebbe fare subito. Ma serve l’autorizzazione regionale. Visto che sul Cotral le verifiche sui biglietti funzionano benissimo, non si capisce perché lo stesso modello non possa essere adottato anche a Roma. Infine i nuovi autobus. Stanno arrivando, ha concluso il rappresentante sindacale. E questo non può che farci piacere. Ma il Comune non si dovrebbe vantare, perché a differenza di quanto accadeva in passato queste vetture le sta pagando direttamente l’Atac. Facendo i leasing con i soldi dell’azienda, che è una partecipata del Campidoglio. Quindi prima di prendersi i meriti, la politica dovrebbe pensarci almeno due volte.

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